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Qualificatasi come seconda, l’Arsenal di Wenger non spaventa più come negli anni passati. Dopo la partenza di Van Persie, gli inglesi vivono una situazione molto complicata in campionato.

 
Lo stato di forma e la rosa
Dopo le partenze illustri degli ultimi due anni i Gunners hanno smarrito la via del gioco e dei risultati. Numeri alla mano, la squadra di Wenger vive una situazione tutt’altro che tranquilla: distanti anni luce dalla vetta in Premier, la squadra galleggia nell’anonimato della metà classifica. Considerando solo le ultime sei partite disputate, tra campionato e coppa, l’unica gioia per gli inglesi è quella con il WBA, battuto 2-0 in casa. Proprio l’Emirates Stadium sta rappresentando un ostacolo psicologico di non poco conto: tanti i pareggi e le sconfitte subite tra le mura amiche. I limiti maggiori però arrivano soprattutto dal reparto arretrato, vero tallone d’Achille. In particolare Vermaelen appare come l’anello debole della retroguardia, protagonista in negativo in molti dei sedici gol subiti in campionato con errori inviduali decisivi per gli avversari. Se in difesa si piange, non si ride di certo in attacco. Dopo la partenza di un certo Robin Van Persie, Wenger ha scelto Giroud per sostituire l’orange. Risultato? Appena quattro gol in sedici giornate. Poco, pochissimo per uno che dovrebbe fare la differenza ma che non si è ancora integrato nel meccanismo della squadra. A quota quattro ci sono anche Walcott e Podolski, decisamente più incisivi del francese anche per gli assist realizzati. A centrocampo invece, Wilshere, Arteta e Cazorla formano un trio fantastico, sicuramente tra i primi in Europa per qualità e quantità.
Il Leader
Dopo i molti addii che hanno crato un solco profondo nello spogliatoio, è difficile trovare il vero leader capace di trascinare i compagni. Valutando però le prestazioni offerte fin qui, il più positivo è sicuramente Cazorla. Il metronomo spagnolo, non più giovanissimo (28 anni) sta trovando la definitiva consacrazione proprio all’Arsenal. Quattro gol segnati, tre assist e tanto gioco palla a terra, come da tradizione del calcio iberico. Insieme ai suoi compagni di reparto, aumenta di molto il tasso tecnico della mediana biancorossa.
Il cammino in Europa
Decisamente migliore il cammino europeo della squadra, ma anche in questo caso sono molti i problemi che dovrebbero far preoccupare Wenger. In un girone decisamente abbordabile, gli inglesi sono riusciti a qualificarsi solo al secondo posto, dietro le spalle di uno Schalke imbattuto nella competizione. La brutta sconfitta proprio con i tedeschi ha mostrato tutti i limiti della squadra, avara soprattutto in personalità.
Commento finale
Squadra decisamente in crisi che se non si risolleverà da gennaio in avanti può rappresentare un ottimo avversario per la Juventus, che non dovrebbe avere problemi a sbarazzarsi di questo Arsenal. Con l’arrivo però di vittorie, gioco e magari qualche colpo in entrata, può dare un altro senso alla stagione, fin qui molto negativa.