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Un goal di Leovac e tre di Oršić fanno svegliare bruscamente l’Atalanta dal sogno Champions: comincia come peggio non potrebbe la grande avventura europea di Gasperini.

Storico esordio in Champions League per l’Atalanta di Gasperini: il palcoscenico è quello dello Stadion Maksimir di Zagabria dove affronta la Dinamo di Nenad Bjelica, già visto allo Spezia. Per l’occasione, il mister neroblù manda in campo solo uomini che hanno conquistato la qualificazione nello scorso anno: recupera Tolói in difesa e davanti, con Gómez e Zapata, c’è Iličić; nella Dinamo invece riferimento centrale è Bruno Petković, ex di tante italiane, con accanto Dani Olmo e Mislav Oršić.

PRIMO TEMPO

L’Atalanta parte bene, attacca forte sin da subito e Iličić centra la traversa dopo cinque minuti; ma la Dinamo fa prevalere la poca ma consistente esperienza in competizioni internazionali, trova il punto debole nella corsia di sinistra neroblù e da lì colpisce: Petković si allarga e apre gli spazi, palla dentro su cui si inserisce Leovac che sfonda la porta e fa uno a zero. Il colpo è pesante per la squadra di Gasperini che prova a lasciar andare il proprio gioco ma senza successo; la Dinamo sembra non aver nessun problema a controllare, anzi alla mezz’ora passa ancora: stavolta arriva dall’altra fascia l’imbucata giusta, Leovac diventa l’uomo assist che serve Oršić, botta ravvicinata e due a zero devastante per l’Atalanta. Il crollo verticale si palesa poco prima dell’intervallo: le fasce diventano il peggior incubo per la squadra di Gasperini, cambio gioco in diagonale di Stojanović per Ademi, sponda che libera ancora Oršic che fa tris e fa calare la notte sull’Atalanta.

SECONDO TEMPO

Gasperini deve cambiare qualcosa se vuole provare a ribaltare la partita e prova con le mosse Malinovskiy e Pašalić, proprio quest’ultimo ha sul piede il pallone giusto sul cross di Hateboer ma il suo destro non trova lo specchio della porta. Ma il gioco offensivo di Gasperini dura solo venti minuti e senza nessun vero pericolo, la Dinamo ricomincia a giocare e si affida al suo uomo migliore per mettere in porta il quarto pallone: da un pallone quasi casuale che arriva in area, Oršić è bravissimo ad agganciare e freddissimo a battere Gollini che, per la quarta volta, raccoglie il pallone dal fondo della rete. Non è neanche fortunata la squadra di Gasperini che prova almeno a trovare il consolation goal ma Livaković, con un mix tra riflesso e fortuna, devia sopra la traversa la sassata da pochi metri di Zapata, bravissimo a liberarsi al tiro dopo il bel pallone dentro di Gómez. L’Atalanta continua a provarci, Gosens e Pašalić non ci vanno tanto lontano ma è sempre Zapata il più pericoloso: la sua però è una giornata no come per tutta l’Atalanta, pallone profondo di Iličić per lui ma il Colombiano trova il modo di mancare la porta; il destro alto nel recuper di Gómez chiude la serata più amara per l’Atalanta, proprio quella che sarebbe dovuta essere la più dolce: battesimo da film horror per la squadra di Gasperini in Champions League, e ora la sfida di San Siro contro lo Shakhtar diventa già quasi decisiva.

TABELLINO

DINAMO ZAGABRIA (4-3-3): Livaković – Stojanović, Théophile Catherine, Perić, Leovac – Moro (72′ Gojak), Dilaver, Ademi – Oršić (75′ Ivanušec), Petković (82′ Gavranović), Olmo. Allenatore: Bjelica.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini – Tolói, Djimsiti, Masiello (46′ Malinovskiy) – Hateboer, de Roon, Freuler (46′ Pašalić), Gosens – Gómez – Iličić (87′ Barrow), Zapata. Allenatore: Gasperini.
ARBITRO: Jesús Gil Manzano (ESP).
GOAL: 9′ Leovac (D), 30′ Oršić (D), 41′ Oršić (D), 67′ Oršić (D).
AMMONITI: 17′ Djimsiti (A), 26′ de Roon (A), 38′ Théophile Catherine (D), 65′ Moro (D), 78′ Gosens (A).

[Foto da www.uefa.com]