Lautaro, Calhanoglu, Acerbi e Frattesi firmano una delle notti più emozionanti della storia nerazzurra: battuto il Barcellona 4-3 ai supplementari
Ci sono partite che diventano leggenda nel momento stesso in cui si giocano, e Inter-Barcellona 4-3 è una di queste. Un risultato che riecheggia un altro mito del calcio, quel Italia-Germania 4-3 che ha segnato un’epoca. Anche questa volta, a San Siro, è andato in scena un romanzo di calcio, fatto di emozioni, colpi di scena e protagonisti inattesi. L’Inter di Simone Inzaghi vola in finale di Champions League per la seconda volta in tre anni, superando un Barcellona talentuoso ma ancora troppo acerbo.
Il primo tempo è tutto nerazzurro: l’Inter colpisce con cinismo e concretezza. Al 21’, Dimarco ruba palla a Dani Olmo e lancia Dumfries, che serve Lautaro per il vantaggio. Il raddoppio arriva dal dischetto, con Calhanoglu glaciale dopo un fallo su Lautaro e intervento del VAR. Il 2-0 all’intervallo sembra indirizzare la sfida, ma il Barcellona non è domato.
Nella ripresa, i blaugrana reagiscono con forza. Eric Garcia accorcia, poi Dani Olmo pareggia approfittando di una difesa nerazzurra in affanno. Quando Raphinha firma il 3-2 a due minuti dalla fine, il sogno sembra svanire. Ma Francesco Acerbi, in versione centravanti, trova il 3-3 al primo minuto di recupero, facendo esplodere San Siro e trascinando l’Inter ai supplementari.
Nel momento più difficile, emerge Davide Frattesi, l’uomo dei gol pesanti. All’ottavo minuto del primo tempo supplementare, Thuram inventa, Frattesi finalizza con freddezza. È il 4-3 che vale la finale. Il Barcellona prova l’assalto finale, ma Sommer è monumentale su Lamine Yamal. L’Inter resiste, combatte, soffre. E alla fine, esulta.
Il 31 maggio, a Monaco di Baviera, i nerazzurri si giocheranno la Champions League contro la vincente tra Arsenal e PSG. È un’altra notte da tramandare, un’altra pagina gloriosa della storia nerazzurra. Perché Inter-Barcellona 4-3 non è solo un risultato: è un’emozione che resterà scolpita nella memoria di chi ama il calcio.