Due volte rimontato dal Salisburgo, il Napoli trova nel finale il goal di Insigne che gli regala altri tre punti ma soprattutto il primato nel girone.
Ancelotti scioglie i dubbi in attacco con Milik in panchina e Lozano accanto a Mertens che ritrova il campo dal primo minuto, ma gliene bastano sedici per lasciare il segno: Malcuit scucchiaia per Callejón, sponda per il Belga che spara da distanza ravvicinata e porta avanti il Napoli. Comincia da qui il duello tra Meret e Håland che, in precedenza, si era visto annullare un goal dal VAR per fuorigioco: il portiere del Napoli lo ferma due volte, di cui una con la faccia, ma Malcuit decide di regalare spazio a Hwang che lo irride con un tunnel su cui il Francese non può rispondere con altro se non un calcione, l’arbitro indica il dischetto ed è proprio Håland a portare i suoi di nuovo sul pari prima dell’intervallo.
La ripresa parte lenta ma il Napoli trova la via maestra proprio dal piede di chi gliel’aveva fatta perdere: Malcuit si libera benissimo sulla destra e mette in mezzo per Mertens, sassata al volo e la squadra di Ancelotti torna in vantaggio, ma è impossibile non omaggiare l’attaccante Belga che, con questa doppietta, stacca Maradona e vede Hamšík in vetta alla classifica all time dei marcatori in maglia azzurra; ma, come successo nel primo tempo, anche stavolta il Napoli si disunisce, l’errore stavolta è di Koulibaly che si fa beffare ancora da Håland, bravissimo nel mettere in porta di testa il cross di Junuzović. Ma è qui che arriva il capolavoro della squadra di Ancelotti che fa passare giusto un minuto e sferra stavolta il colpo del KO: lo schema è lo stesso di prima, con Koulibaly che fa come Malcuit, riscatta il suo errore con un lancio millimetrico per Mertens, la difesa collassa su di lui e lascia solo il neo entrato Insigne che riceve, si libera bene al tiro e, con l’aiuto di una deviazione fortunosa di Ramalho, sorprende Stanković con un pallonetto e manda definitivamente al tappeto il Salisburgo.
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