Il primo posto è ufficialmente della Juventus. I bianconeri battono 2-0 la Dinamo Zagabria con le reti nella ripresa di Gonzalo Higuaín (a secco dal 2 novembre) e Daniele Rugani, ai sorteggi saranno fra le teste di serie. Prima vittoria in casa in coppa nel 2016.
Massimiliano Allegri torna al 3-5-2 per l’ultimo appuntamento del girone di Champions League: risparmia Buffon concedendo una chance a Neto, senza la BBC difensiva dopo tempi biblici arretra Evra sulla linea dei difensori, rilancia Asamoah e Lemina a centrocampo e lascia ancora in panchina Dybala per il tandem Higuaín-Mandžukić.
PRIMO TEMPO
Il copione è scontato, con la Juve che attacca alla ricerca del gol del primo posto e la Dinamo che aspetta e, qualche volta, riparte. La prima grande occasione arriva dopo cinque minuti dopo uno strano contropiede bianconero, con tacco di Mandžukić, sombrero di Pjanić su Schildenfeld e diagonale del Pipita ma Livaković si salva in corner. La Juve continua a premere ma fino alla mezz’ora non riesce a rendersi pericolosa nell’area avversaria e Higuaín non nasconde il nervosismo, che si manifesta con un cartellino giallo dopo un quarto d’ora che lo toglie di fatto dal primo tempo. Al 32′ Mandžukić fa un gran numero in area mandando al bar con una finta Pivarić, crossa in mezzo per Pjanić ma il Bosniaco colpisce troppo bene e mette il pallone tra le braccia di Livaković; l’ultimo tentativo del tempo è nei piedi di Mandžukić a un passo dal fischio di Taylor, ma il suo diagonale viene respinto ancora dal portiere connazionale e Sigali spazza in tribuna prima che arrivi Higuaín.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa la Juve schiaccia di più sull’acceleratore e a far cadere il muro della Dinamo bastano sei minuti: Lemina prova la percussione da running back, la difesa lo argina ma la palla finisce nei piedi di Gonzalo Higuaín che lascia partire la sassata che si spegne all’angolino e accende per la prima volta in serata lo Juventus Stadium. Sbloccata la partita, la Juve va sul velluto e a una ventina di minuti dalla fine trova il raddoppio con il secondo gol in quattro giorni di Daniele Rugani, che sfonda di testa su corner di Pjanić. A dieci dalla fine il terzo boato dello Stadium, stavolta non per un gol ma per il ritorno di Paulo Dybala: il popolo bianconero va in fibrillazione per il numero 21 argentino, che prova anche due volte la conclusione senza mai trovare il bersaglio grosso.
Nessuna delusione dunque per la Juve che corre verso il derby: fa il suo dovere e trova dopo cinquanta giorni Dybala e dopo quattro anni la vetta del girone; il secondo posto è del Siviglia dopo lo 0-0 di Lione che ci regala la vera notizia di questa stagione: dopo tre anni di dominio, gli andalusi fermano la striscia di vittorie in Europa League andandosi a giocare la fase finale della competizione dei grandi.
IL TABELLINO
Juventus (3-5-2): Neto; Benatia, Rugani, Evra; Cuadrado, Lemina, Marchisio (73′ Sturaro), Pjanić (79′ Dybala), Asamoah; Mandžukić (86′ Hernanes), Higuaín. Allenatore: Allegri
Dinamo Zagabria (4-5-1): Livaković; Šitum, Sigali, Schildenfeld, Pivarić; Soudani (74′ Stojanović), Moro (85′ Măţel), Knežević, Gojak (56′ Fiolić), Fernandes; Ćorić. Allenatore: Petev
Arbitro: Anthony Taylor della federazione inglese (Collin – Burt; Hatzidakis; Mason – Atkinson)
Reti: 52′ Higuaín, 73′ Rugani
Ammoniti: Higuaín, Evra (J), Ćorić (D)
[Immagine presa da uefa.com]