Secondo tempo fatale agli uomini di Benítez, che dopo il vantaggio firmato Hamsik crollano clamorosamente sotto i colpi di Aduriz e Ibai Gómez. Decisivi degli errori inammissibili della difesa partenopea, che spianano la strada agli indemoniati baschi, di nuovo in Champions dopo sedici anni. Delusione cocente per il Napoli, per cui anche il mercato è compromesso.
Domani pomeriggio alle ore 17.45 in occasione del sorteggio della fase a gironi della Champions League saranno rappresentate soltanto due squadre della Serie A: il Napoli infatti non è riuscito a strappare la qualificazione nella nuova Cattedrale dell’Athletic Bilbao, che a questo punto diventa un vero e proprio fortino inespugnabile per le squadre italiane. Un’altra botta che colpisce il nostro calcio, un altro fallimento che avrà ripercussioni sul ranking, ma soprattutto un duro colpo al morale e non solo per il Napoli, sconfitto e quasi umiliato dai baschi in questo ritorno del preliminare più equilibrato di questa edizione di Champions. E’, più materialisticamente parlando, un colpo per le finanze del club di De Laurentiis, che perde un tesoretto di 20-25 mln dati di diritto a chi si qualifica ai gruppi e forse perde anche qualche buona occasione di mercato. Alcune delle riflessioni che emergono dalla débacle di stasera riguardano sicuramente la mancanza di qualità ma anche di aggressività a centrocampo e le amnesie che hanno caratterizzato il secondo tempo di questa sfida. Evidenti e purtroppo decisivi gli errori di Maggio in occasione del primo gol (di una facilità imbarazzante), di Raúl Albiol e di Rafael e ancora di Maggio più tardi, errori evitabili e improponibili per una partita di questa importanza. Difficile risalire alle possibili motivazioni di tali comportamenti difensivi della formazione di Benítez, che di certo non brillava neanche l’anno scorso sotto questo punto di vista, ma almeno si contraddistingueva per la forza mentale e per la voglia di reagire peraltro viste anche all’andata di questo preliminare. Stavolta niente, dopo il gol di capitan Hamsik e soprattutto dopo il pareggio di Aduriz i partenopei sono calati improvvisamente sul piano psicologico, commettendo errori grotteschi e rischiando di subire un’imbarcata nel finale. Sulle ali dell’entusiasmo invece i baschi, che fanno il loro esordio ufficiale nel (completo) San Mamés Barria nel migliore dei modi, vincendo in una partita fondamentale della stagione, mostrando la forza che un bellissimo stadio come quello può infondere nei giocatori.
PRIMO TEMPO
Inizio equilibrato nell'”Inferno dei vivi” del San Mamés Barria, con i baschi che pressano alto e cercano anche di costruire azioni da dietro, spesse volte sbagliando però la misura del lancio o del passaggio. Il Napoli prova per primo a tirare verso la porta avversaria ma i tentativi di Callejon e Higuaín non sono efficaci, comunque l’Athletic sembra più in forma e la spinta dei suoi tifosi gioca un ruolo non da sottovalutare. Tra il 23 e il 27′ due grandi occasioni su calcio piazzato per i baschi, prima con il capitano Gurpegi (colpo di testa clamorosamente a lato da ottima posizione, primi segnali di sofferenza su calcio d’angolo per il Napoli) poi con Laporte (tiro al volo altissimo a porta quasi vuota su tiro cross deviato da parte di Muniain). Bene la reazione del Napoli, Mertens viene annullato un paio di volte con mezzi più o meno leciti, l’Athletic non tiene più i ritmi dei primi minuti. Il finale vede un Higuaín molto nervoso, per lui ammonizione per proteste reiterate contro Çakir, buon primo tempo comunque per il Napoli, con Koulibaly promosso su tutti.
SECONDO TEMPO
Passa un minuto ed il Napoli passa in vantaggio: respinta maldestra di Balenziaga sui piedi di Marek Hamsik, bravo lo slovacco a concludere con un mancino secco e imprendibile per Iraizoz, 1-0 e tante speranze in più per Benítez e i suoi. Dopo un tentativo di riscatto dello stesso terzino sinistro basco è il Napoli ad avere altre opportunità per il 2-0, ma prima Iraizoz esce fuori dalla sua area per anticipare Mertens, poi Hamsik spreca una situazione tre contro due facendosi chiudere dai difensori avversari. Al 60′ inizia il vero inferno per gli azzurri: su un calcio d’angolo battuto dal solito Susaeta Gurpegi è lesto nel fare un blocco a Maggio, così bomber Aritz Aduriz si ritrova da solo a ridosso dell’area piccola e ha il tempo di controllare e piazzare la palla alle spalle di un incolpevole Rafael. Clamorosa l’ingenuità del terzino italiano (l’unico nell’undici di Benitez) che subisce sì un’azione di disturbo, ma perde troppo ingenuamente il proprio attaccante assegnato in marcatura, dando vita ad un gol imbarazzante per facilità di esecuzione. Passano sei minuti e Albiol e Rafael fanno peggio: lancio verso Aduriz in profondità, Albiol è in vantaggio ma temporeggia e Rafael improvvisa un’uscita insensata, confondendo probabilmente le idee al suo difensore, Albiol prova a rinviare spalle all’avversario, ma Aduriz è furbo e riesce ad anticipare il suo connazionale e allo stesso tempo a superare il portiere brasiliano, poi fare gol è uno scherzo per lui. Il mondo cade addosso a Benítez ma c’è ancora tempo. Solo che i suoi giocatori non reagiscono. E così i due nuovi entrati Unai Lopez e Ibai Gómez confezionano un altro gol clamoroso: il giovane debuttante lancia in profondità il solito Aduriz, che scatta nonostante la chiara posizione di fuorigioco (così facendo inganna Maggio e Albiol che rimangono immobili aspettando il fischio dell’arbitro), ma vedendo arrivare come un treno dalla sinistra Ibai Gómez si disinteressa del pallone lasciando via libera al suo compagno che non sbaglia il tiro, infilando Rafael per la terza volta in 15 minuti. Ora è davvero finita per il Napoli. Le gambe dei partenopei sono spezzate, la mente è già altrove, così Aduriz va vicinissimo al 4-1 e il finale è solo una mera passerella per i baschi, festeggiati a gran voce dai 53000 del San Mamés.
TABELLINO
Athletic Bilbao (4-2-3-1): Iraizoz; De Marcos, Gurpegi, Laporte, Balenziaga; Iturraspe, Mikel Rico Rico; Susaeta (27′ st Lopez), Beñat (13′ st Ibai Gómez), Muniain (40′ st San José); Aduriz. A disp.: Iago, Iraola, Etxeita, Moràn. All.: Valverde
Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam (11′ st Britos); Gargano, Jorginho; Callejon, Hamsik (25′ st Insigne), Mertens (32′ st Zapata); Higuaín. A disp.: Andujar, Zuniga, Henrique, Inler, Zapata. All.: Benítez
Arbitro: Cakir (Turchia)
Marcatori: 2′ st Hamsik (N), 16′ st e 24′ st Aduriz, 29′ st Gomez (A)
Ammoniti: Susaeta (A); Ghoulam, Higuaín (N)
fonte immagine: it.uefa.com