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La Juventus perde 1-0 nella Türk Telekom Arena in un campo impraticabile ancora oggi nonostante il rinvio di ieri sera. Decide la rete dell’ex interista Sneijder, autore del primo gol ai bianconeri dopo 10 partite giocate da avversario. La squadra di Conte giocherà quindi in Europa League a partire dai sedicesimi.

 

Eliminazione che arriva come un fulmine a ciel sereno per la Juve, che esce dalla Champions con la miseria di 6 punti in 6 partite e una sola vittoria. Oggi con il Galatasaray è arrivata la sconfitta, l’unico risultato che non doveva accadere, ma la partita di Istanbul è evidentemente storia a parte. Ieri sera era stata sospesa giustamente a causa dell’aumento improvviso della neve che già scendeva copiosa in Turchia, oggi a maggior ragione non doveva essere disputata per le pessime condizioni del campo conseguenti a quella bufera, continuata peraltro anche stamattina e questo pomeriggio. Lo stesso Mancini ha dichiarato di aver chiesto all’arbitro un ulteriore rinvio prima delle 14, ma non c’è stato verso di fargli cambiare idea. Certo, si poteva provare a giocare, ma una volta ripreso il gioco ci si doveva accorgere dell’impraticabilità quantomeno della metacampo sinistra (da visuale televisiva) in cui la Juve attaccava nel secondo tempo. Le chiacchiere si riducono a zero però se si pensa che i bianconeri sono arrivati a giocarsi la qualificazione all’ultima giornata, in un campo comunque ostico come quello del Galatasaray, dove anche il pubblico può risultare decisivo. Le condizioni climatiche sono qualcosa in più, che sicuramente ha condizionato il risultato, ma che ha messo in difficoltà anche i giocatori turchi, bravi e fortunati alla fine a trovare il gol dell’1-0 decisivo per il passaggio agli ottavi.

PRIMO TEMPO
L’inizio gara ieri sera è stato tranquillo almeno dal punto di vista climatico. La neve scendeva già ma i primi 25 minuti sono stati giocati senza problemi e hanno visto un Galatasaray messo bene in campo, volenteroso di mantenere il possesso e l’inerzia del gioco, senza però riuscire ad essere efficace in zona gol. La Juve si fa vedere dopo 10 minuti iniziali di passività e di baricentro molto basso cominciando a produrre occasioni, come quella del 17′ quando un bel cross di Vidal viene arpionato con un grande controllo da Llorente, di poco impreciso al momento di concludere verso Muslera. Al 20′ primo tiro anche per il Galatasaray con il calcio di punizione del capitano Selçuk Inan che termina lentamente sul fondo. Cinque minuti dopo cominciano i problemi: nel giro di pochi secondi l’intensità della caduta della neve aumenta improvvisamente e il campo si imbianca, le immagini televisive inoltre testimoniano l’incredibile portata della bufera che ha le sembianze di una grandine che però si compatta e si attacca all’erba. Inutile il tentativo di giocare con il pallone rosso, perché ormai le linee vengono totalmente coperte. La partita viene in un primo momento sospesa e quindi gli inservienti spalano più neve possibile e colorano le linee di rosso, poi alle 21:52 definitivamente rinviata a data da destinarsi in breve tempo. La riunione dei delegati decide in comune accordo con polizia e meteorologi di riprendere il match alle 14 di mercoledì (oggi, ndr).
Si riprende dunque alle 14 passate nonostante un terreno di gioco rivelatosi in pessime condizioni dopo l’intervento degli spazzaneve, con la metacampo sinistra quasi impraticabile per la mole di fango che la ricopre, tanto che le azioni di gioco da quella parte si rivelano di impossibile realizzazione. Il resto del campo non è messo benissimo, ma quantomeno la palla rotola senza troppi problemi. Senza cambi rispetto ai 22 scelti da Conte e Mancini ieri sera, la partita inizia sotto brutti auspici, infatti si capisce fin da subito che l’unico modo per giocare è calciare lungo o sperare in un errore avversario. In mezzo a queste difficoltà è la Juve a confezionare la prima occasione con Lichtsteiner che prova il cross basso dalla destra trovando una deviazione di Gokhan Zan che rischia di sorprendere Muslera sul suo palo. Al 39′ Tevez ha un’altra possibilità di conclusione ma scivola al momento del tiro da posizione ottima, in ogni caso il gioco era fermo per fallo di mano di Llorente autore dell’assist. L’unico tentativo verso Buffon dei turchi è un tiraccio di controbalzo di Chedjou su suggerimento di Sneijder da calcio d’angolo.

SECONDO TEMPO
Nonostante le proteste di Conte verso l’arbitro e con Drogba per l’evidente impraticabilità di parte del campo si ricomincia a giocare, sempre sotto la neve. Per la Juventus la difficoltà maggiore sarà attaccare centralmente e sulla destra, dato che da quella parte il fango non permette passaggi rasoterra, e contemporaneamente sarà impossibile per il Galatasaray cominciare un’azione partendo da quella che è la sua parte sinistra della difesa. Anche per questo Pogba prova a impensierire Muslera con un tiro dalla distanza al 49′, che però risulta troppo centrale. Poi in qualche modo i turchi sfiorano per ben due volte il vantaggio, prima con conclusione a dire il vero non troppo pericolosa di Sneijder da fuori area, poi con Drogba, il cui tiro secco e a botta sicura viene neutralizzato da una super parata di Buffon al 58′. Sulla respinta poi ha del clamoroso l’errore di Yilmaz che goffamente non riesce a ribadire in rete. Da questo momento in poi le squadre faranno ancor più fatica a imbastire azioni degne di nota, non si contano infatti i contrasti, i colpi di tesa, i lanci lunghi e le brusche interruzioni di passaggi causate dal fango. Tuttavia la Juve riesce al 67′ e al 78′ a tirare in porta con Asamoah e Marchisio, ambedue le volte a termine di buone trame di gioco, se pur senza conseguenze vicine al gol. All’85’ però si consuma la tragedia sportiva della squadra bianconera, che fino a 5′ dal termine era ancora in Champions: infatti Pogba sbaglia un passaggio nella metacampo avversaria, il Gala rilancia lungo trovando la retroguardia della Juve mal posizionata, sponda di testa perfetta di Drogba per l’accorrente Sneijder, fortunato e bravo nell’insaccare il suo diagonale alla destra di un incolpevole Buffon, trovando anche un tunnel sotto le gambe di Bonucci. L’assalto finale tentato dagli uomini di Conte è vano nonostante l’ingresso in campo di Quagliarella e Giovinco e addirittura sono i “Leoni” a sfiorare il secondo gol con Yilmaz che non impatta un suggerimento di un incontenibile Drogba. Il tempo di recupero di 3′ praticamente non vede nascere nemmeno un’azione anche a causa dei due cambi operati da Mancini e da Conte e dall’abilità del numero11 del Galatasaray di guadagnare il fondo più volte proteggendo il risultato.

Difficile commentare una partita così tanto condizionata dagli eventi climatici e non solo che hanno caratterizzato questa pazzesca due giorni di Champions League. È vero che le condizioni del campo erano uguali per entrambe le squadre ma è sacrosanto il fatto che gli impedimenti maggiori sono capitati alla Juve, costretta a “tentare” di attaccare nella metacampo di gioco più disastrata. Guardacaso, i più maliziosi dicono, i mezzi spazzaneve turchi hanno lavorato molto più tempo in quella parte del terreno dove i bianconeri avrebbero avuto il possesso palla nella ripresa, che a differenza dei soli 15 minuti del primo tempo in cui il Galatasaray lì era piazzato, sarebbe naturalmente durata 45′. Fatto sta che ciò che è accaduto ad Istanbul non deve giustificare una clamorosa uscita dalla Champions League evidentemente decisa già nelle prime tre partite del girone. Inaccettabili infatti i due pareggi conquistati dalla Juve a Copenhagen e in casa contro lo stesso Gala, segno probabilmente di una sottovalutazione degli avversari a monte e di un’inspiegabile differenza di prestazioni tra la competizione nazionale e quella continentale. Detto questo, Conte torna a concentrarsi sul campionato e comincerà a studiare già da domani il nuovo torneo a cui parteciperà per la prima volta in tre anni di gestione, quella Europa League quasi riluttante per le big del calcio europeo, ma che regala ai bianconeri l’opportunità di dimostrare il loro reale valore di fronte ad avversari meno blasonati ma non per questo meno ostici, con un pensiero a quella finale del 14 maggio allo Juventus Stadium.

TABELLINO

Galatasaray (3-4-1-2): Muslera; Chedjou, Kaya, Zan; Eboue (81′ Bulut), Inan, Felipe Melo, Riera; Sneijder (90′ Gülselam); Drogba, B.Yilmaz. A disposizione: Ceylan, Nounkeu, Colak, Bruma, Kurtulus. Allenatore: Mancini

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci (90′ Giovinco), Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Marchisio (87′ Quagliarella), Asamoah; Llorente, Tevez. A disposizione: Storari, Caceres, Ogbonna, Isla, Padoin. Allenatore: Conte

Arbitro: Pedro Proença (Portogallo)

Marcatori: 85′ Sneijder

Ammoniti: Tévez e Marchisio (J), Sneijder e Umut Bulut (G).

(immagine presa da it.uefa.com)