In Champions League finisce in parità una semifinale mozzafiato: l’Inter colpisce il Barcellona risponde. Tutto si decide nel ritorno a San Siro.
Barcellona e Inter si annullano in una delle partite più spettacolari della Champions League, chiudendo 3-3 la semifinale d’andata al termine di 90 minuti intensi ed emozionanti. Sul palcoscenico del Montjuïc, davanti a 50mila spettatori (tra cui poco meno di tremila tifosi interisti), va in scena un vero e proprio duello tra due filosofie opposte: il palleggio raffinato dei blaugrana contro le ripartenze letali dei nerazzurri. Il risultato? Un pareggio che lascia tutto aperto in vista del ritorno del 6 maggio a San Siro.
L’Inter, reduce da tre sconfitte consecutive, sorprende tutti con un inizio arrembante: dopo appena due minuti, Marcus Thuram inventa un assist di tacco e sblocca il match con il gol più veloce di sempre in una semifinale di Champions. I nerazzurri raddoppiano al 20’: Acerbi spizza di testa su corner e Dumfries, in semi-rovesciata, firma il 2-0. Ma il Barcellona non si arrende e si affida al talento cristallino di Lamine Yamal: il classe 2007 accorcia le distanze con una progressione irresistibile. Poco dopo, Ferran Torres firma il 2-2 su assist di Raphinha, completando la remuntada catalana. Il primo tempo si chiude con un colpo al morale per l’Inter: Lautaro Martínez è costretto a uscire per infortunio.
La ripresa ricalca il copione della prima frazione. L’Inter, pur subendo il possesso palla avversario, colpisce ancora su calcio d’angolo: è ancora Dumfries, stavolta in modo più rocambolesco, a riportare avanti i suoi. Ma la gioia dura poco: su uno schema da corner, Raphinha calcia dal limite e trova il 3-3 con l’aiuto della traversa. Nel finale, Mkhitaryan segna il possibile 4-3, ma il gol viene annullato per un fuorigioco millimetrico. Lamine Yamal sfiora il colpo del KO con un tiro a giro che si stampa sulla traversa, mentre Sommer salva il risultato con un intervento decisivo.
Il pareggio lascia aperto ogni scenario per il ritorno. L’Inter ha dimostrato di poter colpire anche senza il suo bomber, mentre il Barcellona ha messo in mostra l’enorme talento dei suoi giovani. A San Siro si preannuncia un’altra notte di fuoco.