L’attaccante francese firma l’unico gol delle semifinali d’andata di Champions League, vantaggio minimo per le Merengues al termine di una partita molto combattuta ma il Bayern promette di dare tutto tra sei giorni all’Allianz Arena.
Questa sì, è stata una partita vera. Il non-spettacolo di ieri in Atlético Madrid-Chelsea (vedi articolo) aveva creato un minimo di apprensione per gli amanti dello spettacolo, con la paura che l’altissima posta in palio potesse far vincere la noia anche stasera. Invece Real Madrid e Bayern Monaco hanno onorato eccome il livello che ci si aspetta in una semifinale di Champions League, dando vita a uno spettacolo molto gradevole e tesissimo nei minuti finali. Ha vinto la squadra di casa, perché Ancelotti ha impostato la gara sulla verticalizzazione immediata e non sulla ricerca infinita del passaggio come ha fatto il Bayern, ma di certo non si può dire che i tedeschi siano fuori dai giochi, come testimoniato dall’assedio finale. Certo è che in novanta minuti l’unica vera parata, seppur sensazionale, di Casillas è arrivata all’84’, su tiro del subentrato Götze, e in questo forse Pep dovrebbe riflettere, perché il celebre tiki-taka sembra abbia fatto il suo tempo, le squadre avversarie hanno trovato le contromisure e soprattutto se in area ci sta solo un centravanti chiuso nella morsa dei due centrali anche mettere palloni in mezzo non dà grandi frutti… A proposito di attaccanti: per tutta la settimana a Madrid, sponda Real, si parlava soltanto di Cristiano Ronaldo, assente da tre settimane e tenuto a riposo persino nella finale di Copa del Rey vinta sette giorni fa proprio per averlo al meglio stasera. Il portoghese ce la fa e parte dall’inizio, a differenza di Gareth Bale lasciato in panchina a causa di un forte raffreddore, spazio quindi a Isco nel tridente offensivo. La formazione del Bayern era fatta da giorni per dieci undicesimi, Guardiola ha tenuto solamente un ballottaggio fino all’ultimo, alla fine Mario Mandukic l’ha spuntata su Thomas Müller, per il resto giocano i soliti con la conferma di Lahm mediano. Arbitra Howard Webb, una garanzia in queste circostanze.
PRIMO TEMPO
È il Bayern a fare la partita fin dal fischio d’inizio, i bavaresi tengono la palla nella metà campo avversaria risultando però sterili al momento di finalizzare, per tutto il primo quarto d’ora si vedono solamente calci d’angolo guadagnati dagli ospiti, peraltro tutti senza esito. Ci vuole un’invenzione di Ribéry al 14′, con tocco in avanti per Robben e sinistro deviato in corner, per vivacizzare il match, dalla bandierina palla in mezzo e colpo di testa di Schweinsteiger bloccato da Casillas. Il primo tentativo della gara ha l’effetto di “stappare” le due squadre, Kroos su sponda di Mandukic ha una palla d’oro per colpire ma viene murato, il Real Madrid capisce di avere spazi in contropiede e con delle veloci ripartenze ribalta il campo, su una di queste Fábio Coentrão viene lanciato sulla sinistra, assist rasoterra sul secondo palo dove c’è Karim Benzema e conclusione da pochi passi che non dà scampo a Neuer. Boato del Bernabéu, le Merengues dopo aver subito l’iniziativa ospite finalizzano alla prima giocata utile, sull’onda dell’entusiasmo gli spagnoli pressano gli avversari e sfiorano più volte il raddoppio, al 20′ cross di Ángel Di María per la testa di Ronaldo con Neuer bravo a bloccare, il portiere si ripete su un sinistro dal limite del centrocampista argentino poco più tardi ma è al 26′ che i Blancos costruiscono la palla gol più clamorosa per andare sul 2-0, quando Benzema crossa da sinistra e Cristiano Ronaldo si avventa solissimo sul pallone tutti si aspettano il raddoppio, incredibilmente però CR7 manda alto. Bayern piuttosto scosso dallo svantaggio e col duo Boateng-Dante in enorme sofferenza, non ci sono segnali ospiti dalle parti di Casillas, al 41′ è invece Di María ad avere un’altra chance, su un traversone lungo di Isco l’argentino si ritrova solo sul secondo palo, sinistro alto da buona posizione.
SECONDO TEMPO
Nessun cambio, si riparte con un liscio di Alaba che innesca Cristiano Ronaldo, destro rasoterra smanacciato lontano da Neuer. Passata la furia madridista il Bayern cerca di ricomporsi e armare il sinistro di Robben, tuttavia l’olandese non viene mai messo in condizione di rientrare sul piede preferito, in questo senso eccezionale la partita di Fábio Coentrão. Al 58′ è Kroos, col mancino, a provare la conclusione da fuori, palla alta sopra la traversa della porta difesa da Casillas, impegnato fin lì solamente su un paio di uscite alte e applaudito dal pubblico di casa a ogni intervento. Prima di uscire Cristiano Ronaldo prova a sorprendere Neuer con un sinistro dal limite sul quale il portiere si produce in una sorta di bagher pallavolistico tanto brutto da vedere quanto efficace, poco dopo il portoghese lascia il posto a Bale, rimandando almeno alla gara di ritorno il quindicesimo gol in questa edizione di Champions League. Ultimi dieci minuti con assedio del Bayern alla porta del Real, è un vero e proprio tutto per tutto dal ritmo altissimo, curiosamente i giocatori più vicini all’1-1 sono i due cambi offensivi di Guardiola, con Müller che all’81’ prende palla da Götze e calcia dal limite trovando una leggera deviazione di Varane (entrato per l’infortunato Pepe) a mandare il pallone sul fondo, tre minuti più tardi i ruoli si invertono e il numero venticinque crossa per l’ex Borussia Dortmund, controllo e tiro da neanche dieci metri, Casillas risponde presente con una parata strepitosa. Nel recupero cade in area Müller e protesta chiedendo il rigore, forse c’è un contatto con Xabi Alonso ma non sembra essere falloso.
Il triplice fischio di Webb viene accolto dal Bernabéu come una liberazione, il Real Madrid riesce a resistere e mantiene la porta inviolata, un grande vantaggio in vista del ritorno in programma tra sei giorni a Monaco di Baviera. Attenzione però a dare il Bayern per sfavorito: è vero che i tedeschi sono mancati al momento della conclusione, ma si parla pur sempre di una squadra arrivata per tre volte in finale nelle precedenti quattro edizioni.
IL TABELLINO
Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Sergio Ramos, Pepe (73′ Varane), Fábio Coentrão; Modric, Xabi Alonso, Di María; Isco (82′ Illarramendi), Benzema, Cristiano Ronaldo (73′ Bale). Allenatore: Ancelotti
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha (66′ Javi Martínez), Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Schweinsteiger (74′ Müller); Robben, Kroos, Ribéry (72′ Götze); Mandukic. Allenatore: Guardiola
Arbitro: Howard Webb della federazione inglese (Mullarkey – Cann; Child; Atkinson – Taylor)
Rete: 19′ Benzema
Ammonito: Isco (R)
[Immagine presa da uefa.com]