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Dybala esulta con Alves

Ordinaria amministrazione per la Juventus nel ritorno degli ottavi di finale contro il Porto. Come all’andata i portoghesi rimangono in dieci uomini già nel primo tempo, ma stavolta l’espulsione è doppiamente fatale perché il fallo di mano di Maxi Pereira causa anche il rigore dell’1-0 firmato Paulo Dybala.

Missione compiuta, quarti di finale raggiunti. La Juventus raggiunge un altro obiettivo stagionale e lo fa nel migliore dei modi, vincendo e non subendo gol. I bianconeri vincono ancora grazie a un calcio di rigore a favore, ma stavolta le polemiche non saranno focose come dopo venerdì scorso, infatti l’intervento con il braccio di Maxi Pereira è netto e seppur ravvicinato rispetto al tiro di Higuaín, decisivo nel negare il gol sicuro al Pipita. Espulsione e rigore contro che spezzano le gambe a un buon Porto, seguito da 2000 super tifosi a Torino, ma troppo acerbo e inferiore tecnicamente per dare filo da torcere a questa Juventus cinica e sbrigativa. Un po’ troppo distratta nel secondo tempo però, fatto che sicuramente non fa piacere ad Allegri in vista di impegni ben più probanti.

PRIMO TEMPO

La partita è equilibrata, le due squadre si studiano, si rispettano e cercano di fare il loro calcio. La Juve è pericolosa grazie a un ispirato Dybala, il Porto ci prova con coraggio con tiri da fuori, bloccati prontamente da Buffon. Mandžukić si scalda con un paio di sponde e colpi di testa, Dani Alves so fa vedere ma sbaglia qualche scelta di troppo, Alex Sandro appare timido. Il Porto vive degli strappi di Brahimi sulla sinistra ma presto Bonucci e Alves prendo le misure all’algerino limitandolo notevolmente, Óliver Torres e André André sono quasi dei fantasmi. La Juve sembra in grado di gestire il vantaggio dell’andata senza troppi patemi, ma a suo favore c’è quello che succede al 40′: dopo una parata di Casillas su colpo di testa di Alex Sandro Maxi Pereira “para” il tiro a botta sicura di Higuaín, subendo l’espulsione e causando un calcio dagli undici metri per la Juve. Dal dischetto si presenta Paulo Dybala, che spiazza Casillas e fa 3-0 totale. Il Porto si ritrova ancora una volta con unuomo in meno e in più con tre gol da recuperare in 45′, qualificazione ai quarti ormai in discesa per i bianconeri.

SECONDO TEMPO

Avvio pimpante, un’occasione per parte: Danilo rischia l’autogol con un colpo di testa salvato sulla linea da Casillas, Soares tira clamorosamente fuori un pallone regalatogli da un troppo molle Benatia, quando il brasiliano era a tu per tu con Buffon. Lo stesso marocchino esce dopo 10 minuti per un infortunio lasciando posto a Barzagli, mentre già dal 46′ c’è in campo Pjaca al posto di Cuadrado, tolto preventivamente dal campo dopo essere stato ammonito nel primo tempo. La Juventus controlla il vantaggio senza strafare, Mandžukić serve un cioccolatino a Pjaca che conclude di poco a lato al 59′, Higuaín cerca a più riprese un gol che gli manca da quattro partite senza riuscire però a superare l’amico Casillas. Di contro, in fase difensiva i bianconeri sono tutt’altro che perfetti, e per errori di misura o di distrazione il Porto rischia di pervenire al pareggio o quantomeno è in grado di creare presupposti per il tiro un po’ troppe volte. Alla fine solo un brivido causato da un pallonetto finito sull’esterno della rete del neo entrato Jota impensierisce Buffon, che mantiene la rete inviolata per la sesta volta in stagione in Champions League.

Appuntamento dunque per venerdì 17 alle 11:45 per l’attesissimo sorteggio dei quarti di finale, forse mai come quest’anno ricchi di grandi squadre dalla qualità elevatissima, più la cenerentola Leicester. Rimane ancora imbattuta negli scontri diretti contro il Porto la Juventus, che inoltre continua la striscia di imbattibilità casalinga europea, arrivata a 21 partite consecutive.

IL TABELLINO

Juventus (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Benatia (60′ Barzagli), Bonucci, Alex Sandro; Khedira, Marchisio; Cuadrado (46′ Pjaca), Dybala (78′ Rincon), Mandžukić; Higuaín. Allenatore: Massimiliano Allegri
Porto (4-1-3-2): Casillas; Maxi Pereira, Felipe, Marcano, Layun; Danilo; André André, Torres (70′ Otávio), Brahimi (67′ Jota); Soares, André Silva (46′ Boly). Allenatore: Nuno Espirito Santo
Arbitro: Ovidiu Hategan (Romania)
Ammoniti: Cuadrado (J) – Layun, André André (P)
Espulsi: Maxi Pereira (P)
Reti: 41′ rig. Dybala

 immagine presa da corrieredellosport.it