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La Juve comincia la Champions League esattamente come l’anno scorso. Arriva infatti il secondo pareggio in altrettante gare, stavolta in casa contro il Galatasaray di Mancini. Clamoroso il vantaggio di Drogba su errore di Bonucci e il pareggio di Bulut subìto a 2′ dalla fine appena dopo esser passata in vantaggio con Quagliarella.

 

Copenhagen e Galatasaray, due partite, due punti, due prestazioni altalenanti. Se infatti contro i danesi le occasioni per i bianconeri fioccavano, stasera contro il Gala non si è vista una Juve tonica, anzi, poco intensa e confusionaria in entrambe le fasi. Pochi i pericoli creati e pochi anche quelli subiti, purtroppo però questi ultimi sono risultati fatali.
Come previsto, Conte metteva in campo Tevez e Pogba e non Quagliarella e Marchisio, gli unici due uomini in dubbio fino a qualche ora fa. Grande attesa poi per il debutto sulla panchina dei turchi di Roberto Mancini, tifoso juventino dichiarato fin da piccolo, alla sua quinta esperienza da allenatore dopo Fiorentina, Lazio, Inter e Manchster City. Per l’occasione, il tecnico jesino sceglie di schierare i suoi con un 4-2-3-1 prudente, con Riera avanzato sulla linea dei tre dietro a Drogba e Hakan Balta in difesa.

PRIMO TEMPO
Juve padrona del campo fin da subito, ma non mancano le difficoltà nel costruire trame di gioco, e per l’atteggiamento difensivo dei turchi e per un gioco mai intenso o efficace dei bianconeri. Sono più le occasioni mancate a farsi ricordare, come la svirgolata di Tevez dopo 8′, o la rovesciata tentata da un liberissimo Pogba in area al 15′. Al 18′ si fa vedere anche il Galatasaray, con un secco sinistro di Drogba da posizione defilata che impegna Buffon. Al 25′ pasticcio nella metacampo avversaria, dove sia Vucinic che Semih Kaya si infortunano nella stessa azione; al loro posto entrano Gokhan Zan e Fabio Quagliarella. La Juve continua a manovrare senza essere pericolosa e questa mancanza di concretezza viene punita al 36′ quando Drogba sfrutta un incredibile errore di Bonucci, che praticamente serve l’ivoriano da solo davanti a Buffon, evitando proprio il portiere bianconero in uscita e evitando l’intervento disperato di Barzagli con una conclusione secca. Vantaggio inaspettato dei turchi, propiziato anche dagli ultras arrivati da Istanbul, fattisi riconoscere grazie all’uso di fumogeni e petardi, accesi appena prima del gol del loro n.11. I bianconeri provano a rispondere, ma appaiono poco lucidi, e si rendono pericolosi solo con un forte tiro dalla distanza di Tevez che colpisce l’esterno della rete al 40′. All’ultimo minuto ci provano anche Asamoah e Quagliarella, i quali tiri vengono ben respinti da Muslera. Nel finale si comincia a scaldare anche Isla, probabilmente per un infortunio accorso a Lichtsteiner.

SECONDO TEMPO
Lichtsteiner non ce la fa a rientrare in campo e Conte è costretto a sostituirlo con Isla. La Juve parte cercando di velocizzare i tempi per pareggiare subito, ma manca un po’ di brillantezza e le occasioni arrivano solo con tiri dalla distanza, tentati copiosamente tra il 46′ e il 60′ dai vari Asamoah, Quagliarella, Pirlo e Vidal (suo quello più pericoloso al 59′). Al 66′ bella azione offensiva dei bianconeri, con Pogba che viene anticipato in area all’ultimo da Chedjou. Sugli sviluppi del calcio d’angolo seguente si fa male Drogba per un colpo ricevuto alla testa, e Conte approfitta dell’interruzione per buttare nella mischia Llorente, al posto del deludente Bonucci, giocandosi dunque il tutto per tutto. Passano pochi secondi e l’attaccante spagnolo ha già la prima occasione del suo match, con un colpo di testa su stacco imperioso che finisce alto di poco. Il Galatasaray resta a guardare e pensa a difendersi, con l’unica fiammata rappresentata da un tiraccio dai 30 metri di Melo al 60′ che si merita i fischi di tutto lo Stadium. Nel giro di qualche minuto poi Mancini cambia Riera e Sneijder (impalpabile) per far spazio ad Amrabat e a Umut Bulut. E’ proprio il centrocampista marocchino a rendersi protagonista dell’episodio che rischia cambiare l’inerzia della gara, al 76′, quando l’arbitro Kassai concede un rigore alla Juve per il suo fallo a Quagliarella, colpito nettamente alla gamba dopo un dribbling secco ai danni dell’avversario. Vidal trasforma dal dischetto con un gran destro e riapre quindi la partita a 15′ dalla fine. E la Juve sfrutta del tutto il momento favorevole, dato che all’ 86′ riesce a portarsi addirittura in vantaggio con il solito Quagliarella, vero “uomo delle coppe” (arrivato a quota sei negli ultimi due anni), bravo nel staccare di testa e infilare Muslera su cross al bacio di Pirlo. Ha del clamoroso però quello che succede appena dopo la ripresa del gioco: neanche il tempo di festeggiare che su un lancio lungo la sponda di Drogba trova clamorosamente Umut Bulut in posizione favorevole per la battuta in rete che sorprende Buffon e Barzagli, mal piazzato come il resto della squadra. Nel finale la Juve riprova a portarsi nuovamente in vantaggio e cercare l’impresa, ma Llorente sfiora soltanto il gol al 93′ con un tiro sbilenco in precario equilibrio.

Pareggio deludente per la Juventus, che come nel 2012 comincia la sua avventura in Champions con solo dei pareggi. Nel prossimo turno l’avversario però sarà niente meno che il Real Madrid di Ancelotti, squadra non ancora al meglio, ma che comunque ha vinto oggi 4-0 contro il Copenhagen, portandosi così a più quattro dai bianconeri secondi in classifica. Evidenti le lacune nel gioco proposto da Conte e i suoi, dovuto forse alla solidità difensiva trasmessa al Gala da Mancini (se pur sia sulla nuova panchina da appena due giorni), ma soprattutto ad una reattività e una brillantezza vista ancora poche volte quest’anno, che hanno costretto la squadra ad affidarsi a lanci lunghi e tiri dalla distanza. Pochi anche gli inserimenti senza palla dei centrocampisti, si salvano Lichtsteiner e parzialmente Asamoah. Evidenti poi gli errori in occasione dei gol subiti, individuali e corali, in ogni caso fatali per il risultato finale.

TABELLINO 

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci (68′ Llorente), Chiellini; Lichtsteiner (46′ Isla), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez, Vucinic (26′ Quagliarella). All.: Conte

Galatasaray (4-2-3-1): Muslera; Ebouè, Kaya (25′ Zan), Chedjou, Balta; Inan, Felipe Melo; Riera (61′ Amrabat), Sneijder (74′ Umut Bulut), Bruma; Drogba. All.: Mancini

Arbitro: Viktor Kassai (Ungheria)

Marcatori: 36′ Drogba (G), 78′ Vidal, 87′ Quagliarella, 88′ Bulut (G)

Ammoniti: Muslera, Zan (G).

(fonte immagine: it.uefa.com)