Bookmaker Bonus Benvenuto Visita
Betnero Bonus Scommesse del 100% fino a 70€ Info Bonus
Betway Fino a 100€ Bonus Benvenuto Scommesse sul Primo Deposito Info Bonus
Casinomania Bonus Scommesse del 100% fino a 50€ Info Bonus
888sport Bonus Sport del 100% fino a 25€ sulla Prima Ricarica Info Bonus
SNAI Bonus Sport 300€ + Bonus Casino 300€ Info Bonus
William Hill Triplo Bonus Scommesse da 300€ – Codice: ITA300 Info Bonus
Riccardo Calafiori

Il difensore Calafiori, ex Bologna, ripercorre la carriera in un’intervista a Sky Sport: dall’infortunio al ginocchio all’esordio in Premier

Riccardo Calafiori, oggi colonna difensiva dell’Arsenal, si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport, ripercorrendo le tappe più significative della sua carriera. Dal difficile infortunio al ginocchio che a 16 anni rischiava di compromettere il suo futuro, fino all’approdo in Premier League, il difensore romano ha parlato con sincerità e maturità.

LE PAROLE DEL DIFENSORE

“Dopo la prima operazione mi dissero che non avrei più potuto giocare. Ma ero un ragazzino, l’incoscienza mi ha salvato. Se fosse successo qualche anno dopo, forse non ce l’avrei fatta”, ha confessato Calafiori, sottolineando quanto quella sfida personale abbia forgiato il suo carattere.

Oggi l’ex Bologna è uno dei protagonisti della stagione dell’Arsenal, club scelto con convinzione: “Non penso di aver sbagliato. Giocare in Premier era un mio sogno, anche per sfatare certi pregiudizi sugli italiani in Inghilterra. E poi, come fai a dire di no all’Arsenal?”. L’esordio a Villa Park è stato un momento indimenticabile: “Entrare lì è stato emozionante. Arteta mi chiede sempre di trasmettere energia e di fare ciò che so fare”.

Nel corso dell’intervista, Calafiori ha anche parlato del suo legame con Edoardo Bove, centrocampista della Roma e suo grande amico: “Quando si è sentito male non stavo guardando la partita. Mia madre, molto legata alla sua, mi ha chiamato in lacrime. È stato un momento durissimo”. Un episodio che ha segnato profondamente il difensore, che ha poi raccontato anche un curioso aneddoto legato al gol contro il Manchester City: “Quel giorno era presente un mio amico, lo stesso che c’era contro la Croazia. È diventato il mio portafortuna”.

Fuori dal campo, Calafiori coltiva le sue passioni: “Dopo il primo infortunio ho iniziato a suonare la chitarra, è diventata una parte importante della mia vita. Mi dedico anche alla lettura, mi aiuta a staccare”.