Il tecnico italiano Ancelotti saluta il Real Madrid e Santiago Bernabéu tra lacrime e applausi dopo sei stagioni indimenticabili, culminate con 15 trofei
Carlo Ancelotti ha vissuto un addio carico di emozioni al Santiago Bernabéu, al termine della sua ultima partita da allenatore del Real Madrid, vinta 2-0 contro la Real Sociedad. Il tecnico italiano, che si appresta a intraprendere una nuova avventura come commissario tecnico del Brasile in vista delle qualificazioni ai Mondiali del 2026, ha salutato il club spagnolo lasciando un’eredità straordinaria: 15 trofei conquistati in sei stagioni, un traguardo che lo consacra come uno degli allenatori più vincenti nella storia dei blancos.
ANCELOTTI COMMOSSO
Visibilmente commosso, Ancelotti non ha trattenuto le lacrime nel momento in cui ha salutato il suo stadio e i suoi tifosi. L’evento d’addio, organizzato con grande cura dal club, ha visto la partecipazione di tutta la squadra e del presidente Florentino Pérez, anch’egli toccato dall’emozione. Tra video celebrativi, cori e applausi, Carletto è stato sollevato in aria dai suoi giocatori, in un gesto simbolico che ha racchiuso tutto l’affetto e la riconoscenza dell’ambiente madrileno nei suoi confronti.
Ai microfoni di RMTV, Ancelotti ha espresso parole colme di gratitudine e orgoglio: “Sono molto contento, orgoglioso, è stata un’esperienza straordinaria. Il Real Madrid è una casa, una famiglia. Qui si respira qualcosa di unico e io mi sono sentito parte di tutto questo”. Nonostante l’ultima stagione si sia chiusa senza trofei, il tecnico ha sottolineato la profonda sintonia creata con il club e i giocatori, evidenziando come il legame umano abbia avuto un valore ancora più grande dei successi sportivi.
“Quando vinci una Champions non provi questo tipo di emozione. Piangere non è un problema, è normale. Me ne vado soddisfatto, con il cuore pieno. È stato un onore scrivere una pagina della storia di questo club”, ha concluso Ancelotti. Il suo addio non è solo la fine di un ciclo vincente, ma anche il commiato di un uomo che ha saputo entrare nel cuore di un popolo, lasciando un segno indelebile nella leggenda del Real Madrid. Ora, il futuro lo attende in verdeoro, ma un pezzo del suo cuore resterà per sempre blanco.