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La Lazio, trascinata da Cataldi (doppietta) e Tounkara, batte l’Atalanta con un netto 3-0 e conquista il quinto Scudetto Primavera della sua storia.

 

A Gubbio, davanti al pubblico delle grandi occasioni (presenti, oltre a gruppi delle due tifoserie, anche alcuni vertici laziali, tra cui il presidente Claudio Lotito, Igli Tare e Vladimir Petkovic)  Lazio ed Atalanta si affrontano nella finalissima del Campionato Primavera TIM – Trofeo G. Facchetti. La squadra allenata da Alberto Bollini, dopo aver chiuso la regular season al primo posto del Girone C, ha raggiunto la finale (seconda consecutiva, dopo quella persa contro l’Inter la scorsa stagione) battendo, nell’ordine, Torino e Chievo. I nerazzurri, che hanno dominato il Girone B per quasi tutta la stagione, hanno conquistato il posto in finale schiantando prima la Fiorentina per 4-1 e, in semifinale, il Milan grazie alla rete decisiva di Cais.
Bollini schiera un 4-3-3 affidandosi in attacco al tridente Keita-Tounkara-Vivacqua; Bonacina sceglie invece un 3-5-2: a centrocampo Conti, Gagliardini, Palma, Olausson e Nava, davanti la solita coppia formata da Varano e Cais.

PRIMO TEMPO
Il match si mette subito bene per la Lazio, che, dopo un inizio arrembante, trova il vantaggio alla prima occasione dopo appena 6’ di gioco: Keita, involato verso la porta avversaria, viene steso al limite dell’area dal portiere bergamasco Zanotti; la punizione viene battuta perfettamente da Cataldi, che con il destro la mette all’incrocio dei pali, là dove per Zanotti è impossibile arrivare.
L’Atalanta sembra accusare il colpo, e non risulta praticamente mai pericolosa dalle parti di Strakosha: gli unici tentativi portano la firma di Varano, ma entrambe le sue conclusioni, dalla lunga distanza, non impegnano il portiere biancoceleste. Alla mezz’ora la squadra di Bonacina ci prova ancora da fuori, ma il tiro di Palma non inquadra la porta e sfila alla destra di Strakosha.
La Lazio cerca di controllare il vantaggio e colpire in ripartenza. Al 39’ i biancocelesti hanno l’opportunità per il raddoppio: Tounkara recupera palla nella trequarti avversaria sfruttando un’indecisione della difesa atalantina e, davanti a Zanotti, serve Keita: da pochi passi, il talento senegalese calcia alto sprecando così l’ottimo assist del connazionale.
Un minuto dopo ci riprova l’Atalanta, ma il colpo di testa di Gagliardini rimbalza alto e sfila sopra la traversa.
Nel terzo ed ultimo minuto di recupero concesso dall’arbitro Pelagatti, la Lazio si rende pericolosa in ripartenza, ancora una volta con Keita: la sua conclusione è potente, ma non centra la porta di Zanotti e termina sul fondo.
La prima frazione si chiude così sull’1-0 per la Lazio: i biancocelesti, sfruttando la perfetta punizione di Cataldi nei primi minuti, si sono limitati a difendere il risultato e a ripartire in velocità creando non pochi pericoli alla difesa bergamasca. L’Atalanta, dopo i primi minuti di difficoltà, è riuscita a prendere in mano il pallino del gioco, senza però mai impensierire la difesa avversaria.

SECONDO TEMPO
La Lazio riprende da dove aveva finito, e ci prova ancora con uno scatenato Keita: Zanotti para il tiro del senegalese e devia in angolo.
Al 2’ prova a rispondere l’Atalanta: dalla destra Conti la mette in mezzo rasoterra, Cais da ottima posizione prova la battuta di prima ma manca l’impatto con la sfera, sciupando una buona opportunità.
Al 60’, sfruttando una delle solite ripartenze, la Lazio trova il gol del raddoppio, ancora una volta con Cataldi: Tounkara si invola sulla fascia destra e mette in mezzo un cross rasoterra; Keita non riesce ad arrivare sulla sfera, ma alle sue spalle Cataldi tutto solo non può sbagliare e appoggia in rete il 2-0.
Nonostante il doppio svantaggio l’Atalanta non molla, anzi va vicinissima al gol con Cais, questa sera più spento del solito: il 9 atalantino tenta una deviazione di esterno da pochi passi, ottimo il riflesso di Strakosha che respinge la conclusione.
La Lazio chiude definitivamente la partita con Tounkara, che trova un meritatissimo gol dopo l’ottima prova disputata: Keita, connazionale ed ex compagno di Tounkara nelle fila del Barcellona, serve in profondità il compagno, che con freddezza batte Zanotti nell’uno contro uno e sigla la rete del 3-0.
Dopo gli ultimi dieci minuti di continuo possesso biancoceleste, la gara si chiude sul 3-0: la Lazio è campione d’Italia!

Un’ottima Lazio quella vista questa sera, sembrata anche più vogliosa dei diretti avversari – probabilmente complice la voglia di rivalsa per la sconfitta subita lo scorso anno – ha ampiamente meritato la vittoria contro un’Atalanta ben messa in campo ma poco incisiva in fase offensiva. Grande soddisfazione per la società di Claudio Lotito, che dopo la Coppa Italia conquistata con la prima squadra mette in bacheca uno scudetto Primavera (il quinto della storia biancoceleste) che mancava ormai dalla stagione 2000-2001 (anche quell’anno conquistato con Alberto Bollini in panchina), giusto premio per il buon lavoro svolto in questi anni a livello giovanile: si trattava, come ricordato in precedenza, della seconda finale consecutiva e della quinta partecipazione consecutiva alle final eight.
Grande merito, comunque, anche all’Atalanta: dopo il 10° posto dello scorso anno, la squadra di Bonacina è stata protagonista di un’annata straordinaria dominando dall’inizio alla fine il Girone B, fermandosi solamente di fronte all’ultimo ostacolo.

La lunga stagione del Campionato Primavera termina qui: l’appuntamento è per il prossimo campionato, sempre qui su Spaziocalcio.it!

IL TABELLINO: LAZIO-ATALANTA 3-0
Marcatori: 6′ Cataldi, 61′ Cataldi, 75′ Tounkara

LAZIO (4-3-3): Strakosha; Pollace, Vilkaitis, Serpieri, Filippini; Antic (39′ De Francesco), Falasca, Cataldi; Tounkara, Vivacqua (65′ Ilari), Keita.
A disposizione: Scarfagna, Andreoli, Bilali, Fiore, Ilari, Lombardi, Luque, Pace, Paterni, Silvagni, Tira
Allenatore: Bollini.
ATALANTA (3-5-2): Zanotti; Caldara, Milesi, Redolfi; Conti (82′ Barlocco), Gagliardini, Palma, Olausson (58′ Mangni), Nava; Varano, Cais.
A disposizione: Montrucchio, D’Amico, Tonon, Grassi, Tonsi, Mologni, Villanova, Oikonomidis.
Allenatore: Bonacina.

Arbitro: Pelagatti di Arezzo
Note – Ammoniti: 6′ Zanotti (A), 48′ Strakosha (L), 53′ Pollace (L), 57′ Tounkara (L), 73′ Palma (A), 89′ Mangni (A)

Immagine da: legaseriea.it