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Primo trofeo per Filippo Inzaghi da allenatore: la Primavera rossonera si è imposta dopo centoventi minuti sui campioni in carica dell’Anderlecht, vendicando la sonora sconfitta subita l’anno passato sempre alla Viareggio Cup.

 

Non era mai successo nella lunghissima storia del Torneo di Viareggio, arrivato alla sessantaseiesima edizione, di vedere la stessa finale per due anni consecutivi: Milan-Anderlecht era già così un evento di altissimo profilo, e dopo aver perso per 3-0 dodici mesi fa (vedi articolo) i rossoneri si sono presi la rivincita sui belgi, vincendo 3-1 al termine di un match prolungato fino ai tempi supplementari. Grande protagonista del pomeriggio viareggino Andrea Petagna, “prestato” dalla prima squadra di Clarence Seedorf ai ragazzini di SuperPippo dopo aver già disputato la finale del 2013 (con lui anche Pacifico e Tamás più Pinato, subentrato in entrambe le occasioni) e determinante sia per portare la gara oltre il novantesimo sia per dare al Milan lo scatto vincente per assicurarsi il trofeo con due assist. L’Anderlecht, campione in carica e tradizionalmente formazione sempre di livello al Viareggio (l’anno scorso si rivelò Frank Acheampong, ora in prima squadra, due anni fa l’italo-belga Massimo Bruno, protagonista anche della nazionale Under-21), è arrivato alla finalissima superando il girone iniziale con Napoli (1-0 nella gara inaugurale), A.P.I.A. Leichhardt (3-0) e Palermo (1-1), agli ottavi ha avuto la meglio sull’Inter dopo un rocambolesco 4-3, ai quarti altra grande partita contro una delle principali squadre italiane, l’Atalanta, battuta 3-2, e in semifinale ha di nuovo incontrato i rosanero facendo 1-1 e vincendo ai calci di rigore. Milan testa di serie per i risultati ottenuti nelle ultime edizioni (così come Fiorentina, Inter e Juventus, novità assoluta introdotta quest’anno) ed entrato in gioco dagli ottavi dove ha eliminato i croati del Rijeka (3-1), poi 1-0 ai colombiani dell’Envigado (gara segnata da diverse espulsioni nel finale per i sudamericani) e 4-2 sabato in semifinale sulla Fiorentina. Tanti gli ospiti illustri presenti in tribuna, tra cui Arrigo Sacchi e il commissario tecnico dell’Under-20 Alberigo Evani, entrambi con un glorioso passato in maglia rossonera.

PRIMO TEMPO
Milan con la tradizionale divisa bianca delle grandi occasioni, a differenza dell’anno scorso dove aveva indossato la tenuta classica. All’ottavo minuto Leya Iseka, centravanti dei belgi privi dello squalificato Kawaya (uno dei migliori giocatori visti all’opera in queste due settimane), si libera bene in area ma calcia sul fondo, è fuori pure la conclusione del centrocampista Bastien in un quarto d’ora iniziale privo di grandissimi gesti tecnici. Proprio al 15′ entra in partita Andrea Petagna, riuscendo ad avere la meglio di forza su due avversari, il suo sinistro di punta dal limite termina fuori di poco. L’attaccante in prestito alla Sampdoria nella prima parte di stagione ha un’altra chance al 27′, su bella palla di Bende Bendé, tocco a cercare di scavalcare il portiere Gies in uscita respinto e rimpallo che non favorisce il Milan con la sfera sul fondo. Non un primo tempo degno di una finale, a chiudere quarantacinque minuti senza troppi sussulti è Soumaré al 41′, sprecando una ripartenza veloce con un tiro sbilenco terminato alto.

SECONDO TEMPO
Per un quarto d’ora si ripete il copione del primo tempo, con poco gioco e una sola occasione (H’Maidat si accentra e calcia a lato), poi la partita improvvisamente si accende al 63′ quando Soumaré verticalizza per Aaron Leya Iseka, sinistro sul primo palo non coperto benissimo da Gori e l’Anderlecht è in vantaggio. Terzo gol per il giovane attaccante dei belgi, già a segno quattro volte nella UEFA Youth League (tra cui una tripletta all’Olympiakos) quest’anno, sembrerebbe l’inizio di un’altra festa per i biancomalva ma Andrea Petagna non è d’accordo e al 71′ pareggia con una splendida giocata: controllo e girata da oltre venti metri e sinistro sul palo lontano, tutto al volo, un gol bellissimo. Il Milan avrebbe l’occasione per ribaltare il risultato nel giro di tre minuti, Pinato e ancora Petagna vedono i rispettivi tiri ribattuti dalla difesa ospite (senza Anthony D’Alberto, squalificato), poi arrivano due espulsioni, una per parte, con Benedicic e Bastien espulsi per doppia ammonizione.

TEMPI SUPPLEMENTARI
L’extra time si apre con il vantaggio rossonero: combinazione in area tra Petagna e Pinato, cross basso al centro e per Michael Fabbro è facilissimo mettere in rete. Grande gioia per il giocatore subentrato a Vido al 69′ ma anche enorme ingenuità perché nell’esultanza si leva la maglia, era già ammonito e Orsato non può fare altro che espellerlo, il Milan rimane in nove e nonostante ciò ha la forza per trovare, al 99′, il tris, come al solito Petagna è inarrestabile e sfonda sulla sinistra, palla sul secondo palo dove c’è solissimo Alessandro Mastalli, tiro potente sotto la traversa e Gies è nuovamente trafitto. Seppur in superiorità numerica l’Anderlecht, oltretutto sfiancato dal fatto di aver giocato tre partite in più rispetto agli avversari, non riesce a riprendersi, Dendoncker e Leya Iseka falliscono il 3-2 che avrebbe riacceso le speranze fiamminghe e il secondo tempo supplementare è solamente una passerella in attesa del triplice fischio dell’arbitro.

Per la nona volta il Milan si aggiudica il Torneo di Viareggio, diventando così la squadra con più vittorie in questa gloriosa competizione, una delle principali a livello giovanile. Grandissimi festeggiamenti in campo allo Stadio dei Pini con Pippo Inzaghi orgoglioso per questo successo, il suo primo da allenatore dopo i tanti trofei conquistati durante la carriera da giocatore. La Primavera rossonera avrà l’onore di mostrare la coppa alzata dal capitano Pacifico mercoledì sera al Meazza prima dell’ottavo di Champions della prima squadra contro l’Atlético Madrid, davanti ai propri tifosi. Per quanto riguarda i premi Golden Boy ad Alberto Cerri del Parma, anche capocannoniere con sei reti, Fabrizio Alastra del Palermo si aggiudica il titolo di miglior portiere e Frank Mikal (nato il 30 novembre 1997) è il giocatore più giovane ad aver disputato la finale.

IL TABELLINO
Milan (4-3-1-2): Gori; Calabria, Pacifico, De Santis, Tamás; Mastalli, Modic, Benedicic; Bende Bendé (37′ Pinato); Vido (69′ Fabbro), Petagna. Allenatore: F. Inzaghi
Anderlecht (4-2-3-1): Gies; Carvalho (98′ Mikal), Isci, Haagen, Matthys; Bastien, Dendoncker; Jaadi, Soumaré (105′ Lapage), H’Maidat (85′ Kindermans); Leya Iseka. Allenatore: Peeters
Arbitro: Daniele Orsato di Schio (Liberti – Padovan)
Reti: 63′ Soumaré (A), 71′ Petagna, 93′ Fabbro, 99′ Mastalli
Espulsi: Benedicic al 75′, Fabbro al 99′ (M), Bastien (A) al 79′ per doppia ammonizione
Ammoniti: Vido (M), Soumaré, Haagen (A)

[Immagine presa da gazzetta.it]