Antonio Zappi annuncia la sua candidatura alla presidenza dell’AIA, puntando su innovazione, autonomia e maggiore trasparenza verso tifosi e media per un arbitraggio moderno e accessibile.
Antonio Zappi ha ufficializzato con entusiasmo la sua candidatura alla presidenza dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), in vista delle elezioni del 14 dicembre. Originario di Viterbo e residente in Veneto, Zappi intende portare l’AIA verso un futuro fondato su autonomia, dialogo e innovazione, basato sull’eccellenza arbitrale. “Mi candido per rinnovare l’AIA e renderla protagonista delle sfide del calcio moderno”, ha dichiarato.
Professionista noto nel settore fiscale e con oltre 40 anni di appartenenza all’AIA, Zappi ha maturato un’esperienza significativa sia come arbitro che come dirigente. “Sono prima di tutto un arbitro – ha affermato – e metterò a servizio dell’AIA le competenze acquisite per rinnovare un’istituzione fondamentale per il calcio italiano e internazionale.”
La tecnologia è un pilastro centrale del suo programma: Zappi mira a rendere il calcio più giusto con l’uso avanzato del VAR, esplorando anche l’introduzione del VAR a chiamata. “Il nostro obiettivo è garantire certezza e trasparenza a tifosi e club,” ha spiegato, confermando la volontà di collaborare con UEFA e FIFA.
Un altro punto chiave è la comunicazione: Zappi propone maggiore trasparenza verso il pubblico, con dialoghi tra arbitri e VAR in diretta e interviste regolari ai direttori di gara, per instaurare un rapporto diretto con i tifosi e migliorare la comprensione delle dinamiche arbitrali.
Zappi pone inoltre l’accento sulla formazione: “Vogliamo arbitri preparati a gestire partite sempre più complesse. Investiremo in programmi formativi innovativi, con esperienze internazionali.” Infine, autonomia e sicurezza sono tra le priorità. “Lavoreremo per ottenere indipendenza economica dalla FIGC e fermare la violenza sugli arbitri,” ha affermato.
La candidatura di Zappi rappresenta una svolta generazionale e manageriale, con un team di giovani quarantenni e una visione condivisa con colleghi che desiderano un’AIA più vicina ai valori dello sport.