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Il voto sulla reintroduzione delle sponsorizzazioni delle scommesse nel calcio slitta, con M5S e PD che ribadiscono la loro opposizione. La battaglia contro le ludopatie resta una priorità, mentre il dibattito in Senato si accende.

Il voto sulla possibile abolizione del Decreto Dignità, che vieta le sponsorizzazioni delle società di scommesse nel mondo del calcio, è stato rinviato. La questione è attualmente in discussione in Commissione Cultura al Senato, ma ha generato un acceso dibattito politico.

Il Movimento 5 Stelle, che aveva introdotto la norma, ha ribadito la sua ferma opposizione alla reintroduzione della pubblicità del gioco d’azzardo nello sport. “È inaccettabile aprire alla pubblicità del gioco d’azzardo nel calcio”, ha dichiarato Luca Pirondini, capogruppo M5S in Commissione Cultura. “Questa parte della risoluzione va eliminata senza esitazioni, senza compromessi”. Ha poi ricordato la posizione espressa in passato dalla premier Giorgia Meloni, che aveva paragonato la pubblicità del gioco d’azzardo a quella delle sigarette, escludendola categoricamente.

BLOCCO SPONSORIZZAZIONI

Pirondini ha inoltre contestato l’idea che le sponsorizzazioni possano arginare il fenomeno del gioco illegale, definendola “una menzogna”. “I dati dimostrano che il mercato illegale non si riduce con l’aumento delle scommesse legali, anzi cresce di pari passo, perché si normalizza il gioco come comportamento sociale accettabile”, ha aggiunto. Per il M5S, la tutela dei tifosi e dello sport deve passare attraverso un divieto totale della pubblicità dell’azzardo nel calcio.

Dello stesso parere è Cecilia D’Elia, capogruppo del PD in Commissione Scuola, Cultura e Sport, che ha ribadito la necessità di mantenere il divieto e addirittura rafforzarlo: “Siamo contrari alla cancellazione del divieto di pubblicità per le società di scommesse. Al contrario, crediamo che debba essere reso ancora più rigido”. D’Elia ha sottolineato che, mentre su altri temi come il calcio femminile e la promozione dei vivai giovanili si è lavorato con la maggioranza, su questo punto non c’è accordo con la proposta del relatore Marcheschi.

Il contrasto alle ludopatie, in particolare tra i giovani, resta per il Partito Democratico una priorità assoluta. “Il gioco d’azzardo è un problema serio, con effetti patologici, ed è fondamentale mantenere il divieto di pubblicità e sponsorizzazioni da parte delle società di scommesse. Il calcio ha una forte influenza sui giovani e non possiamo permettere che diventi uno strumento di promozione per l’azzardo”, ha concluso D’Elia.

La discussione rimane aperta, ma il fronte contrario alla reintroduzione delle sponsorizzazioni nel calcio sembra deciso a mantenere il divieto in vigore.