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RINO TOMMASI

Con la scomparsa di Rino Tommasi, lo sport italiano perde una voce unica: maestro di tennis e boxe, ha rivoluzionato il giornalismo con competenza e stile inimitabile.

Lo sport italiano saluta uno dei suoi più grandi maestri: Rino Tommasi, figura leggendaria del giornalismo sportivo, si è spento all’età di 90 anni. Nato a Verona il 23 febbraio 1934, Tommasi ha attraversato decenni raccontando tennis e boxe con competenza, passione e uno stile inimitabile. Le sue analisi e telecronache hanno segnato un’epoca, dalle pagine della Gazzetta dello Sport fino agli studi di Canale 5, Tele+ e Sky Sport, dove ha formato un’indimenticabile coppia con Gianni Clerici.

Una carriera da pioniere

Rino Tommasi è stato un innovatore nel panorama giornalistico e televisivo italiano. Organizzatore di incontri di boxe per oltre dieci anni, ha iniziato la sua carriera scrivendo per Il Messaggero, Tuttosport e La Gazzetta dello Sport, collaborazioni che hanno cementato la sua reputazione come una delle voci più autorevoli dello sport italiano. Nel 1981, ha dato il via alla sua esperienza televisiva come primo direttore dei servizi sportivi di Canale 5, per poi proseguire con Tele+ e Sky Sport, dove ha raggiunto l’apice della popolarità.

Tommasi è stato la voce per eccellenza del tennis italiano, con telecronache arricchite da intuizioni, statistiche e il celebre “circoletto rosso”, espressione diventata simbolo del suo stile unico. Ma non solo tennis: ha portato al pubblico italiano la boxe di grandi campioni come Mike Tyson, unendo la passione per lo sport alla sua capacità di raccontarlo con rigore e ironia.

L’omaggio dei colleghi

Gianni Clerici, con cui ha condiviso il microfono in memorabili telecronache, lo definiva “ComputeRino” per la sua precisione e memoria prodigiosa. Marino Bartoletti ha ricordato Tommasi come un “Maestro del sorriso applicato al rigore professionale”, capace di coniugare competenza e leggerezza, un dono raro nel mondo del giornalismo sportivo. Roberto Beccantini ha scritto: “Rino non era solo penna o voce, era una cattedra. Ha segnato la storia, non solo un periodo.”

Un’eredità senza eguali

Rino Tommasi lascia un’eredità inestimabile: un nuovo linguaggio per raccontare lo sport, un’enciclopedia di conoscenze e un esempio di professionalità e passione che difficilmente sarà eguagliato. Come ha scritto Lorenzo Tosa: “Un circoletto rosso basterà per ricordare chi ha cambiato la storia del giornalismo sportivo.”

Oggi il mondo dello sport e del giornalismo piange un gigante, ma celebra anche un uomo che ha saputo rendere lo sport parte della nostra cultura.