Beretta svela i segreti della Curva Nord: affari illeciti, legami politici estremi e il dramma della morte di Belardinelli
Andrea Beretta, ex ultrà dell’Inter e ora collaboratore di giustizia, ha svelato i retroscena inquietanti del tifo organizzato e dei legami con il crimine, durante gli interrogatori relativi all’omicidio di Antonio Bellocco, rampollo della ’ndrangheta. Come riportato da La Repubblica, Beretta ha parlato di un sistema complesso che mescolava interessi economici, violenza e persino influenze politiche estremiste.
Affari criminali dietro la curva
Beretta ha raccontato come il tifo organizzato fosse usato per generare profitti illeciti. I capi ultras guadagnavano attraverso la rivendita di biglietti, abbonamenti, merchandising e servizi di “security” per imprenditori, proteggendoli dai venditori abusivi. “Potevamo arrivare a 10mila euro a partita,” ha detto, aggiungendo che la cavalcata dell’Inter in Champions League nel 2023 fruttò ai tre leader della Curva Nord ben 90mila euro ciascuno.
Politica e proselitismo
Beretta ha inoltre descritto l’infiltrazione di ideologie politiche nella curva. Sebbene lui non fosse interessato, ha spiegato come un gruppo promuovesse idee di estrema destra, facendo “lavaggi del cervello” ai giovani e intrecciando legami con movimenti neonazisti in Germania, Ucraina e persino, a suo dire, con il Ku Klux Klan. “Hanno una sede a Bollate dove si organizzano,” ha rivelato, aggiungendo che quando era al comando aveva cercato di allontanare queste persone. Tuttavia, oggi ritiene che abbiano la forza per prendere il controllo della curva.
Il dramma di Santo Stefano 2018
Beretta ha rievocato i tragici momenti legati alla morte di Daniele “Dede” Belardinelli, tifoso interista travolto da un Suv durante gli scontri prima di Inter-Napoli il 26 dicembre 2018. “Era a terra, urlava come un pazzo,” ha raccontato, ricordando il sangue che ricopriva i suoi vestiti. La scena lo tormenta ancora oggi: “Se non mi fermavo perché mi era caduta la torcia, magari investiva me. Lui mi ha superato.” La morte di Belardinelli continua a pesare nella memoria di Beretta, che si interroga su come gli eventi avrebbero potuto avere un esito diverso.
Un quadro allarmante
Le rivelazioni di Beretta aprono uno squarcio su un mondo in cui tifo, crimine e ideologie politiche si intrecciano pericolosamente, sollevando interrogativi su come queste dinamiche possano essere affrontate e arginate.