Pogba potrà tornare in campo a marzo 2025 dopo la riduzione della squalifica a 18 mesi, ma il suo futuro alla Juventus resta in bilico.
Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha ridotto la squalifica di Paul Pogba da 4 anni a 18 mesi, come anticipato dalla stampa britannica. Il centrocampista francese, trovato positivo ai metaboliti del testosterone dopo il match contro l’Udinese del 20 agosto 2023, potrà tornare in campo a marzo 2025. Tuttavia, il suo futuro alla Juventus è incerto, poiché il club sta discutendo la possibile risoluzione del suo contratto, che attualmente lo lega fino a giugno 2026.
Il direttore tecnico della Juventus, Cristiano Giuntoli, ha commentato la situazione prima della partita contro il Cagliari: “È stato un grande calciatore, ma è tanto che è fermo. Aspettiamo la decisione del TAS, poi vedremo”. La riduzione della squalifica lascia aperta la possibilità di un ritorno in campo, anche se non necessariamente con la maglia bianconera.
Nel documento ufficiale del TAS, si spiega che la sanzione è stata ridotta a 18 mesi poiché l’assunzione della sostanza DHEA da parte di Pogba non è stata ritenuta intenzionale. Pogba aveva infatti preso un integratore prescritto da un medico in Florida, rassicurato sul fatto che non contenesse sostanze proibite. Nonostante ciò, il TAS ha confermato una certa colpa da parte del giocatore, che avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione, data la sua condizione di professionista. Il collegio del TAS ha annullato la multa, ma ha ritenuto la squalifica di 18 mesi adeguata.
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