Il tecnico azzurro Conte carica la squadra in vista del rush finale: “Testa, cuore, gambe e resilienza per chiudere al meglio la stagione”
Alla vigilia della sfida contro il Genoa, in programma domani, Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa dal centro tecnico di Castel Volturno. Il tecnico del Napoli ha ribadito la necessità di mantenere alta la concentrazione per queste ultime tre partite di campionato, decisive per il destino della squadra: “Amma faticà, dissi all’inizio. E non è finita: dobbiamo completare il lavoro con serietà e determinazione”.
Conte ha raccontato anche il suo rapporto con la città e con i tifosi: “In settimana ho avuto modo di vivere un po’ Napoli, e sto percependo grande maturità da parte dei tifosi. Il sogno è vivo, ma c’è anche gratitudine. Sentirmi dire ‘grazie’ è la soddisfazione più grande”.
Sul fronte infortuni, arrivano aggiornamenti importanti: “Lobotka è tornato ad allenarsi e domani valuteremo se schierarlo. È fondamentale per i nostri equilibri. Neres ha ripreso con il gruppo e potrebbe andare in panchina. Buongiorno e Juan Jesus sono ancora out, anche se quest’ultimo scalpita per tornare”.
Alla domanda sul suo futuro, Conte ha risposto con un sorriso: “In questo momento i tifosi non mi chiedono se resto o no. Mi chiedono solo: ‘Lo vinciamo?’ E io rispondo: ci proveremo fino alla fine”.
Sulla pressione legata al conoscere i risultati delle avversarie, Conte ha spiegato: “Che si giochi prima o dopo, la pressione c’è sempre. Dobbiamo trasformarla in energia positiva. Il Genoa è una squadra ostica, lo ha dimostrato anche contro il Milan. Verranno qui per giocarsela”.
Il tecnico ha poi analizzato la gara d’andata: “Facemmo un grande primo tempo, poi soffrimmo. Abbiamo riflettuto su cosa migliorare. La sofferenza nei secondi tempi è spesso una percezione: in molte partite abbiamo gestito bene il vantaggio fino alla fine”.
Infine, un pensiero sul percorso della squadra e sul significato di questa stagione: “Abbiamo tre finali da affrontare, una alla volta. Serve testa, cuore e gambe. Ma se dovessi aggiungere un’altra parola al mio libro, sarebbe ‘resilienza’. È ciò che serve per superare ostacoli e fatica, e troppo spesso oggi si tende a mollare al primo ostacolo. Noi invece dobbiamo andare oltre”.
PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI-GENOA