Magda Pozzo svela la visione dell’Udinese come brand globale, tra innovazione sostenibile e sviluppo di giovani talenti attraverso il modello multiclub.
Magda Pozzo, ownership dell’Udinese Calcio, ha illustrato su Goal Economy di Radio TV Serie A con RDS la visione internazionale e sostenibile del club, frutto anche delle sue esperienze in Spagna e Gran Bretagna. Questa prospettiva europea ha favorito l’adozione di best practices per il marketing e la gestione dell’immagine dell’Udinese. Trasformazione in un brand globale con un solido legame al Friuli Venezia Giulia. Uno degli esempi di tale sinergia è il marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia,” che rappresenta la regione nel mondo attraverso il calcio, con un focus su identità locale e internazionalizzazione.
Pozzo ha poi approfondito il tema della sostenibilità, fondamentale per Udinese Calcio. Con Bluenergy, il club sta costruendo un parco solare, simbolo della strategia green dello stadio Bluenergy. Dotato di pannelli solari per raggiungere l’autosufficienza energetica nei giorni di match. Progetti locali e sociali puntano a estendere l’uso di questa energia alla comunità, offrendo un modello di stadio come centro multifunzionale, che Pozzo immagina come “cittadella ecologica” con servizi per famiglie, palestre e spazi per giovani. Inoltre, il club collabora con Macron per le maglie ecologiche, realizzate con materiali riciclati.
Riguardo al modello multiclub, l’Udinese è stata tra le prime società a sviluppare un network con altri team per favorire scambi tecnici e sviluppare talenti. Questo approccio consente di integrare scouting e risorse tra le società, con una presenza che si estende ora al Medio Oriente per individuare giovani promesse.
Nel contesto calcistico italiano, Magda Pozzo sostiene che una maggiore internazionalizzazione aiuterà il campionato a competere con Premier League e La Liga. Infine, ha incoraggiato la presenza femminile nel calcio. Ha sottolineato che la preparazione e l’impegno sono le chiavi del successo per le donne in un settore tradizionalmente maschile. Si aprirebbero così nuove prospettive anche per le generazioni future.