Il progetto di Lotito punta a trasformare il Flaminio in un’icona di sostenibilità e rigenerazione urbana, con infrastrutture migliorate e servizi per tutto il quartiere.
Il progetto per il nuovo stadio Flaminio, destinato a diventare la casa della Lazio, si prospetta come un’opera di grande impatto non solo sportivo, ma anche sociale e urbanistico. Come riporta Il Corriere dello Sport, il presidente Claudio Lotito ha presentato il piano in Campidoglio, riscuotendo consensi tra i vertici comunali grazie a una strategia che guarda al futuro del quartiere, oltre che al calcio.
L’IDEA DI LOTITO PER LO STADIO FLAMINIO
L’idea di Lotito si inserisce in un ampio disegno di rigenerazione urbana del quadrante Flaminio, un progetto che prevede non solo la riqualificazione dell’impianto progettato da Nervi per le Olimpiadi del 1960, ma anche interventi di pubblica utilità. Tra le proposte, la riqualificazione degli spazi esterni, compresi i sottovia del viadotto di Corso Francia, e la costruzione di un ponte adiacente a Ponte Flaminio. Quest’ultimo, utilizzando i resti di un “Bailey” costruito negli anni ’60 come soluzione temporanea, fungerebbe da nuovo collegamento tra l’Olimpico e il Flaminio, migliorando la viabilità e restituendo un antico utilizzo a un’area oggi degradata.
Il ponte rappresenterebbe una nuova arteria per gestire l’afflusso e il deflusso degli spettatori, eliminando al contempo un “ecomostro” e valorizzando l’intero quartiere. Lotito ha inoltre sottolineato l’importanza della mobilità sostenibile, prevedendo che almeno il 70% degli spettatori raggiunga lo stadio con i mezzi pubblici, un aspetto chiave per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita nella zona.
Il nuovo Flaminio non sarà solo uno stadio per la Lazio, ma un polo di aggregazione che contribuirà al rilancio del quartiere e al miglioramento delle infrastrutture. L’approccio integrato di Lotito potrebbe essere decisivo per far decollare un progetto che unisce tradizione e innovazione, legando lo sport alla rigenerazione urbana e alla sostenibilità.