L’indagine rivela un accordo tra le curve di Inter e Milan per la distribuzione dei biglietti della finale di Champions League, con pressioni sui vertici nerazzurri per ottenere 1500 tagliandi.
Emergono nuovi dettagli dall’inchiesta sulle curve di Inter e Milan, rivelando accordi tra le tifoserie in merito alla vendita dei biglietti per la finale di Champions League a Istanbul. Secondo quanto riportato da SportFace.it, il giudice ha chiarito che, prima della semifinale tra le due squadre milanesi, c’era un accordo che prevedeva la distribuzione di una quota di biglietti alla tifoseria avversaria, qualunque fosse il risultato. Questo dettaglio è emerso dall’ordinanza che ha portato a 19 misure cautelari.
Il giudice ha specificato come le intercettazioni abbiano mostrato chiaramente l’esistenza di un accordo tra i gruppi di tifosi per spartire gli eventuali profitti derivanti dalla partecipazione di una delle due squadre alla finale di Champions.
Concentrandosi sul fronte dell’Inter, l’indagine ha evidenziato che c’era un accordo con la società per ottenere 1500 biglietti riservati alla Curva Nord per la finale. Tuttavia, questo numero viene ridotto a 800, suscitando la reazione dei leader della tifoseria. Ne sono seguiti contatti intensi con vari esponenti, tra cui giornalisti e membri della società come Alessandro Sala, Supporter Liaison Officer, oltre a figure di spicco come Javier Zanetti, l’allenatore e alcuni ex calciatori. Le pressioni esercitate hanno portato infine al ripristino dei 1500 biglietti inizialmente richiesti. Appena Ferdico, uno dei leader della curva, informato del risultato positivo, ha immediatamente comunicato la notizia a Bellocco e Beretta, altri membri di rilievo della tifoseria.
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