Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, conferma la fine delle multiproprietà nel 2028, con il Bari destinato a un nuovo acquirente.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha ribadito con fermezza che le multiproprietà nel calcio italiano avranno fine nel 2028, confermando quanto già annunciato in passato. Nell’intervista rilasciata a La Gazzetta del Mezzogiorno, Gravina ha sottolineato che la modifica della norma è stata concordata con le attuali proprietà, comprese quelle che hanno investito direttamente nella ricostruzione di alcuni club. Il tema delle multiproprietà è infatti sotto osservazione anche a livello internazionale e il calcio europeo si sta progressivamente muovendo verso una regolamentazione più rigida in questa direzione.
Uno dei casi più rilevanti riguarda il Bari, club di proprietà della famiglia De Laurentiis, che gestisce anche il Napoli. A prescindere da un’eventuale promozione in Serie A nei prossimi tre anni, la società pugliese dovrà essere ceduta a nuovi acquirenti per rispettare le nuove regole. Gravina ha riconosciuto l’importanza del Bari nel panorama calcistico italiano, elogiandone la tradizione e la passione della tifoseria: “Bari è una piazza di primissimo piano, lo dimostra la sua storia e l’incredibile entusiasmo della sua gente”. Senza entrare nel merito delle questioni societarie, il presidente della FIGC ha evidenziato il grande potenziale del club e della città, definendola una “perla del Sud Italia”.
OSPITARE LA NAZIONALE
Oltre al futuro societario del Bari, Gravina ha parlato anche della possibilità che la città torni a ospitare partite della Nazionale italiana. Bari, infatti, è tra le candidate per accogliere alcune gare dell’Europeo 2032, che sarà organizzato congiuntamente da Italia e Turchia. Tuttavia, perché ciò avvenga, sarà necessario presentare un progetto concreto e ben strutturato per lo stadio. Come spiegato dal presidente della FIGC, per poter concorrere all’assegnazione di un posto tra le città ospitanti, sarà indispensabile che entro ottobre 2026 venga presentato un piano di ristrutturazione dell’impianto, con finanziamenti già approvati e lavori cantierabili nei sei mesi successivi.
Gravina ha infine sottolineato quanto sia speciale per la Nazionale giocare a Bari, ricordando l’entusiasmo e l’ospitalità del pubblico pugliese: “Giocare a Bari è un’emozione unica, gli Azzurri si trovano sempre benissimo. Torneremo presto”. Resta dunque da vedere se la città riuscirà a cogliere questa opportunità, garantendo un impianto all’altezza delle aspettative dell’UEFA.
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