Galliani difende Berlusconi dalle accuse del centrosinistra: “Parole infamanti e offensive, valuteremo azioni legali”.
Adriano Galliani ha espresso il suo disappunto sulle polemiche legate alla mancata intitolazione dello stadio Brianteo a Silvio Berlusconi, una proposta ritirata dal centrodestra cittadino dopo le obiezioni sollevate dal centrosinistra. In un’intervista al Corriere della Sera, l’amministratore delegato del Monza ha dichiarato di non essere arrabbiato per la decisione in sé, ma per il tono delle critiche rivolte alla figura dell’ex presidente del Consiglio. “Mi fa infuriare che qualche ragazzotto dica cose orribili su Berlusconi”, ha affermato, facendo riferimento a parole che ha definito “infamanti, oscene e spaventose”.
CRITICHE GALLIANI
Galliani ha criticato in particolare Lorenzo Gentile, giovane consigliere del Partito Democratico, che si è opposto all’intitolazione richiamando presunti legami di Berlusconi con la mafia e la P2. “Trovo offensivo che un ragazzo di poco più di 20 anni si permetta di fare affermazioni del genere”, ha sottolineato, aggiungendo che le dichiarazioni di Gentile potrebbero avere conseguenze legali. “Saranno gli avvocati della Fininvest a decidere se procedere con una querela”.
Tra le argomentazioni avanzate dal centrosinistra, in maggioranza a Monza, è stata citata anche una frase controversa attribuita a Berlusconi, che avrebbe promesso “un pullman di prostitute” in caso di vittoria contro la Juventus. “Ma cosa c’entra?”, ha replicato Galliani, criticando il Consiglio comunale per non aver gestito la situazione con maggiore sensibilità. “Potevano prendersi del tempo, magari decidere che sarebbe stato opportuno aspettare dieci anni, ma non scendere a una discussione così squallida”. Tuttavia, Galliani ha difeso il sindaco Paolo Pilotto, definendolo “una brava persona”.
MOTIVO RIFIUTO
Un altro punto sollevato da Galliani è che il nome di Berlusconi non quello comunemente usato per indicare l’impianto, a causa dell’accordo per i naming rights con U-Power. “Sono due questioni separate. Qui si parla di un rifiuto per ragioni politiche”, ha concluso.
La vicenda ha sollevato un ampio dibattito sulla figura di Berlusconi e sulla memoria pubblica, evidenziando divisioni non solo a livello politico ma anche nell’opinione pubblica locale. Galliani ha ribadito la sua convinzione che un tributo a Berlusconi, che ha segnato un’epoca per il Monza e il calcio italiano, fosse meritato.