Decide una rete di Strefezza nella ripresa: il Como conquista tre punti pesanti al Tardini. Fabregas elogia la squadra
Il Como continua la sua corsa positiva in Serie A, imponendosi per 1-0 sul campo del Parma e salendo così al decimo posto in classifica. Un successo importante per i lariani, che interrompono la striscia positiva degli emiliani e confermano il loro ottimo momento. Al termine della gara, il tecnico Cesc Fabregas ha commentato la prestazione della sua squadra in conferenza stampa, sottolineando la soddisfazione per il risultato, ma anche la necessità di migliorare sotto diversi aspetti.
“C’è soddisfazione – ha dichiarato Fabregas – ma dobbiamo essere onesti: nel complesso non meritavamo di vincere. Abbiamo creato occasioni, ma anche il Parma ha fatto la sua partita. Dobbiamo crescere nella lettura di certe situazioni, soprattutto quando gli avversari cambiano assetto. Oggi siamo stati fortunati, ma in altre occasioni la fortuna non ci ha assistiti. Prendiamoci il risultato con gioia, ma da domani analizzeremo tutto con attenzione”.
Tra i protagonisti del match, Gabriel Strefezza è stato decisivo con il suo ingresso in campo. Il tecnico spagnolo non ha nascosto la sua stima per l’esterno offensivo: “Strefezza lo porterei ovunque, dall’Eccellenza alla Champions League. È un ragazzo d’oro, meriterebbe sempre di giocare. Oggi non è partito titolare, ma sapevo che entrando avrebbe fatto la differenza”.
Guardando al futuro, Fabregas ha indicato l’obiettivo principale per le ultime giornate: “Dare continuità. Siamo una squadra forte, con valori tecnici e una buona organizzazione. Ora dobbiamo crescere nella mentalità: capire quando rallentare, quando fare fallo, quando gestire. È questo che fa la differenza a certi livelli”.
Il tecnico ha poi analizzato la crescita della squadra, sottolineando i miglioramenti nella gestione difensiva e nella lettura delle partite. “La linea tra vittoria e sconfitta è sottile. Oggi abbiamo avuto un pizzico di fortuna, ma il nostro lavoro di squadra è stato fondamentale. Sono orgoglioso di questo gruppo”.
Infine, una riflessione sul calcio italiano: “È uno dei campionati più difficili e competitivi, assieme a Premier e Liga. Qui ogni squadra ti pressa, non esiste più il catenaccio. Sto imparando tantissimo, il calcio italiano mi sta insegnando molto, sia dal punto di vista tattico che umano”.
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