De Siervo: “La Supercoppa non è solo una partita, ma un’opportunità per costruire relazioni e valorizzare il calcio italiano a livello globale”.
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha parlato in conferenza stampa da Riyad, affrontando diversi temi legati al futuro della Supercoppa Italiana. Ha chiarito che l’obiettivo non è escludere l’Italia come sede dell’evento, ma sviluppare una strategia più ampia: “Non è solo una questione di soldi. Si tratta di costruire un mercato e una relazione stabile nel tempo. Una partita non basta: servono interazioni costanti, come quelle che abbiamo avuto qui visitando 7-10 volte l’anno. In Arabia Saudita creiamo academy e aiutiamo a sviluppare talenti, offrendo un valore aggiunto. I nostri club sono votati alla creazione di talento, un aspetto che qui interessa molto. Limitarsi al nostro Paese non sarebbe una buona gestione dell’intellettual property della Serie A”.
FORMAT
Sul format e sul rinnovo ha spiegato: “Non abbiamo ancora discusso un rinnovo, ma il contratto attuale prevede altre due edizioni qui, oltre a quella di quest’anno. Valuteremo con un bilancio complessivo, ma c’è interesse da parte loro. Per quanto riguarda il format, ritengo che quello a quattro squadre sia il migliore. È una scelta che funziona sotto tutti i punti di vista e contribuisce alla crescita del calcio italiano. Se dipendesse dalla Lega, insisteremmo sempre su questa formula per la fase finale”.
In merito alla scelta delle città ospitanti in Arabia Saudita, De Siervo ha spiegato: “La decisione spetta ai partner locali, in base agli eventi programmati per Vision 2030, che include le Season di Riyadh e Gedda. Noi ci adattiamo alle loro esigenze di palinsesto. Tornare a Gedda sarebbe un piacere: la finale disputata lì fu memorabile, anche perché rappresentò un evento storico per il Paese, essendo la prima occasione in cui le donne poterono partecipare a un evento sportivo negli stadi”.
Infine viene sottolineato come la Supercoppa Italiana non sia solo una competizione sportiva, ma anche un’opportunità di crescita strategica e culturale, volta a rafforzare la presenza della Serie A nei mercati internazionali. L’idea è di continuare a puntare su una visione globale, senza perdere di vista l’importanza dei tifosi italiani, ma con l’intento di valorizzare al massimo il potenziale del calcio italiano su scala mondiale.
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