Dietro l’omicidio di Vittorio Boiocchi, anni di alleanze, affari illeciti e rancori crescenti con Andrea Beretta, ex amico e mandante del delitto.
Come riprotato dall’edizione odierna de La Repubblica, ottantamila euro in due anni, diecimila contesi e forse spariti, cinquantamila per uccidere. Sono queste le cifre che raccontano il lato oscuro della Curva Nord interista, dove affari e rancori personali hanno portato a un’escalation di violenza culminata nell’omicidio di Vittorio Boiocchi. A raccontarne i dettagli è Andrea Beretta, storico capo ultras e oggi collaboratore di giustizia, che ha ammesso di essere il mandante dell’esecuzione.
«Eravamo soci. Quando abbiamo preso il potere, lo abbiamo fatto insieme», ha dichiarato Beretta. Un’alleanza nata nel nome del controllo della curva e degli affari collegati – dal merchandising alla gestione di parcheggi e sicurezza nei locali – ma finita nel sangue. I primi attriti emergono nell’estate del 2022: Boiocchi accusa Beretta di sottrargli denaro. Per dimostrare la propria trasparenza, Beretta gli consegna un plico con documenti contabili tramite una persona di fiducia. Ma la fiducia è ormai compromessa.
Non solo soldi. A peggiorare la frattura tra i due è anche una questione sentimentale: una donna che aveva avuto una relazione con Beretta si avvicina successivamente a Boiocchi, alimentando gelosie e sospetti. Alla festa della Curva Nord, a luglio, i due si riabbracciano e sembrano voler ricominciare. Ma è solo una tregua apparente. «Capisco che è una cosa temporanea», dirà Beretta ai magistrati.
Nei mesi successivi, ogni iniziativa di Beretta viene osteggiata da Boiocchi: dalla partecipazione degli ultras a un evento di boxe, alla gestione di un parcheggio nei pressi dello stadio Meazza. Anche la produzione di una linea di magliette con un logo simile a quello di una nota marca diventa motivo di scontro. «Mi insulta al telefono: “Che ca… fai questa cosa qua?”», ricorda Beretta.
L’ultimo tentativo di mediazione fallisce in un bar, dove Boiocchi si presenta armato. A settembre, l’ultimo messaggio: Boiocchi chiede duemila euro e informazioni economiche sul negozio di Pioltello gestito da Beretta. Ormai convinto che l’ex socio lo stia escludendo dagli affari, Boiocchi vuole farlo fuori dal giro. Ma Beretta lo anticipa: affida ai Ferdico cinquantamila euro per pianificare l’omicidio. Così finisce un’alleanza nata nel nome del potere e distrutta dalla paranoia, dalla sfiducia e dalla sete di denaro.