Bookmaker Bonus Benvenuto Visita
Betnero Bonus Scommesse del 100% fino a 70€ Info Bonus
Betway Fino a 100€ Bonus Benvenuto Scommesse sul Primo Deposito Info Bonus
Casinomania Bonus Scommesse del 100% fino a 50€ Info Bonus
888sport Bonus Sport del 100% fino a 25€ sulla Prima Ricarica Info Bonus
SNAI Bonus Sport 300€ + Bonus Casino 300€ Info Bonus
William Hill Triplo Bonus Scommesse da 300€ – Codice: ITA300 Info Bonus
Cesare Prandelli

Cesare Prandelli, ex commissario tecnico della Nazionale, riflette sul calcio moderno e critica l’eccessiva rigidità dei sistemi di gioco, sottolineando l’importanza di esaltare il talento dei giocatori.

In un’interessante intervista rilasciata a Il Secolo XIX, Cesare Prandelli, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, riflette sulla sua carriera e sulla decisione di ritirarsi dal calcio. Oggi si dedica a tempo pieno alla famiglia e alla produzione di olio, godendosi il ruolo di nonno. “Ho fatto il mio tempo. Ora produco l’olio e sono nonno a tempo pieno, ma non mi perdo una partita. Cosa mi manca? Direi quasi nulla, ho tutto quello che mi serve. Ho chiuso la carriera quando mi sono sentito pronto, ero ormai esausto”, ha dichiarato Prandelli.

Riguardo al calcio attuale, l’ex allenatore critica l’eccessiva rigidità dei sistemi di gioco: “Sono cresciuto con l’idea che un allenatore debba valorizzare i propri giocatori e esaltare il loro talento. Oggi vedo troppo fanatismo per il sistema di gioco, troppi allenatori non si adattano alle caratteristiche dei loro giocatori. Se vuoi giocare con il 4-3-3 ma non hai gli esterni adatti, devi trovare una soluzione diversa”.

Prandelli, che ha iniziato la sua carriera da allenatore nel settore giovanile dell’Atalanta, ha spiegato che all’epoca l’obiettivo era migliorare le capacità individuali dei giocatori piuttosto che costringerli in schemi rigidi. “Non ingabbiavamo i giovani in un sistema di gioco fisso, cercavamo di valorizzare le loro caratteristiche”, ha aggiunto. “Non mi piace questo calcio globale in cui tutti i sistemi di gioco sono uguali. Il talento va esaltato, non limitato”.

Queste riflessioni offrono uno sguardo nostalgico e critico sul calcio moderno, incentrato più sugli schemi che sul talento dei singoli giocatori.

Articolo correlato: L’intervista completa di Prandelli