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Cagliari

Il vicepresidente rossoblù elogia il lavoro della squadra e del tecnico, sottolineando l’importanza di una visione comune per il futuro.

La stagione del Cagliari si è conclusa con la salvezza raggiunta alla penultima giornata, un risultato che, secondo il vicepresidente Fedele Usai, va letto con realismo e soddisfazione. Intervenuto nell’ultima puntata de Il Cagliari in diretta, Usai ha commentato l’annata appena trascorsa, definendola “piena di incognite” ma gestita con lucidità e determinazione.

“Non era facile – ha dichiarato Usai – sostituire un mostro sacro come Claudio Ranieri è stata una sfida enorme. Ma abbiamo centrato gli obiettivi: ringiovanito la rosa, lanciato giovani interessanti e mantenuto sempre un certo equilibrio, senza mai finire davvero sotto la linea di galleggiamento. È vero, la salvezza è arrivata solo alla penultima giornata, ma non abbiamo mai perso la testa”.

Martedì prossimo è in programma un incontro con l’allenatore Davide Nicola per discutere il futuro. “Vogliamo valorizzare gli asset che abbiamo in organico – ha spiegato Usai – e capire se ci sono le condizioni per proseguire insieme. Non parlo di chiarimenti, ma di strategia condivisa. È importante evitare errori di visione”.

Il vicepresidente ha anche sottolineato il rapporto di stima e amicizia con il presidente Tommaso Giulini, ricordando l’impegno della società non solo sul campo ma anche nel sociale. “Il Cagliari, il presidente e sua moglie Ilaria Nardi dedicano tempo e risorse anche a progetti per la comunità. È un aspetto che ci rende orgogliosi”.

Usai ha poi parlato del proprio legame con il club: “Faccio il vicepresidente per passione, per rispetto verso la mia famiglia e per amore del Cagliari. Soffro tanto durante le partite, per questo vado spesso in Curva Nord: lì riesco a scaricare la tensione”.

Infine, un messaggio ai tifosi: “Capisco chi sogna e chiede sempre di più. Anche io, da tifoso, avrei voluto vederci più in alto. Ma bisogna essere realisti: è stata una stagione difficile, e salvarsi così è un grande merito”.