Questa mattina, in una conferenza stampa effettuata sul prato dello Stadio Sant’Elia, il Cagliari ha presentato il progetto del nuovo impianto provvisorio, che manderà in pensione quello vecchio. Il nome scelto è Sardegna Arena.
Dopo diversi anni di vicissitudini burocratiche il Cagliari manda in pensione il vecchio e fatiscente Sant’Elia e inaugura una nuova era. Le partite contro Empoli e Milan saranno le ultime giocate nell’attuale stadio, inaugurato nel 1970 a seguito della vittoria del campionato e rinnovato nel 1990 in occasione dei Mondiali, ma da diverso tempo in pessime condizioni tanto che dal 2002 sono presenti le tribune a ridosso del campo al posto di quelle originarie, che ora si trovano in stato di abbandono. I rossoblù, per questo motivo, per più di una volta si sono trovati a dover emigrare, ma da ora non sarà più così: in una conferenza stampa organizzata questa mattina dalla società, alla presenza del presidente della regione Sardegna Francesco Pigliaru e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il presidente Tommaso Giulini ha presentato la Sardegna Arena, lo stadio provvisorio che verrà costruito nei parcheggi accanto al Sant’Elia e che servirà fino al 2020, quando dovrebbe essere ultimata la ricostruzione del nuovo impianto di proprietà. Una parte delle tribune saranno riutilizzate da Is Arenas, il campo di Quartu riadattato e utilizzato per alcuni mesi durante la stagione 2012-2013, per una capacità di 16.233 spettatori, l’obiettivo della società è terminare i lavori entro la prima giornata del prossimo campionato di Serie A, prevista per il weekend del 19 e 20 agosto.