Edoardo Bove in terapia sub-intensiva: migliorano le condizioni, ma il futuro agonistico in Italia resta incerto.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, resta ricoverato presso l’ospedale Careggi, in terapia sub-intensiva, dopo il malore che lo ha colpito domenica scorsa durante la sfida di Serie A contro l’Inter. Le sue condizioni sono in miglioramento, ma il giocatore è sottoposto a una serie di esami clinici approfonditi per determinare l’origine del problema cardiaco.
Gli accertamenti si concentrano sull’analisi dello storico medico del calciatore, inclusi i dati raccolti dopo la miocardite legata al Covid riscontrata nel 2020. Inoltre, sono in corso indagini genetiche per escludere eventuali predisposizioni o anomalie ereditarie.
Anche se il quadro clinico definitivo richiederà ancora alcune settimane, si fa strada l’ipotesi di un defibrillatore sottocutaneo come misura preventiva. Questo dispositivo, simile a quello impiantato a Christian Eriksen, sarebbe in grado di ristabilire il ritmo cardiaco in caso di ulteriori aritmie, proteggendo Bove da ricadute. Tuttavia, un intervento di questo tipo segnerebbe la fine della carriera agonistica del giocatore in Italia. La FIGC, infatti, applica protocolli stringenti che impedirebbero a Bove di scendere in campo in Serie A, costringendolo eventualmente a valutare un trasferimento all’estero, come avvenuto per Eriksen, ora attivo in Premier League.
Questi scenari restano comunque prematuri e subordinati alla risoluzione delle problematiche di salute. Al momento, l’attenzione è rivolta esclusivamente al benessere del giocatore e all’identificazione delle cause del malore. Il calciatore viola sta affrontando con determinazione il percorso di diagnosi e recupero, e il club, insieme ai tifosi, continua a sostenerlo in questo difficile momento.