Antonio Zappi, nuovo presidente dell’AIA, punta su innovazione tecnologica, trasparenza e lotta alla violenza nel calcio, con l’obiettivo di rilanciare la classe arbitrale italiana.
Il nuovo corso dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) prende forma con l’elezione di Antonio Zappi, che ha ottenuto il 72,3% dei voti superando l’ex presidente Alfredo Trentalange. Come riporta Calcio e Finanza, Zappi ha esordito dichiarando: «Sarò il presidente di tutti, anche di chi non mi ha votato», segnando il tono inclusivo del suo mandato.
Antonio Zappi AIA
Professionista nel settore della formazione fiscale e consulenza tributaria, Zappi è legato all’AIA da oltre 40 anni, avendo ricoperto ruoli dirigenziali di rilievo. Nato 59 anni fa ed ex arbitro, è un sostenitore del progresso tecnologico nel calcio. Tra le sue proposte principali figura il VAR a chiamata, che permetterebbe a capitani o allenatori di richiedere una revisione sul campo. Inoltre, Zappi si è espresso a favore della trasparenza, proponendo la commercializzazione degli audio tra arbitro e VAR per chiarire il processo decisionale che porta a ogni verdetto.
Obiettivi e priorità del mandato
Tra le priorità del nuovo presidente c’è il contrasto alla violenza nel calcio, in linea con l’impegno del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, che ha sottolineato la necessità di interventi incisivi per scoraggiare comportamenti violenti nei confronti degli arbitri. Zappi ha promesso risposte dure e repressive contro questi episodi.
Per quanto riguarda l’autonomia finanziaria dell’AIA, Zappi intende garantire una gestione organizzativa indipendente, utilizzando risorse finanziarie in modo mirato per migliorare le strutture e la formazione arbitrale.
Il futuro dell’organizzazione tecnica
Con Zappi sono stati eletti il vicepresidente vicario Francesco Massini, il vicepresidente Michele Affinito e un comitato nazionale composto da figure di rilievo come Marinella Caissutti, Valentina Finzi e Marcello Terzo. Rimane aperta la scelta del direttore tecnico, figura che deciderà i designatori arbitrali. Zappi ha escluso Daniele Orsato, ritirato a fine stagione, sottolineando la necessità di un percorso formativo adeguato prima di assumere ruoli di vertice.
Il nuovo presidente è pronto a guidare l’AIA verso un futuro di innovazione e trasparenza, con l’obiettivo di elevare il livello della classe arbitrale italiana.