Il ministro Abodi annuncia riforme cruciali per modernizzare il sistema sportivo italiano, tra nuove leggi, sicurezza negli stadi e investimenti per i grandi eventi.
Il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, prosegue con determinazione verso una riforma complessiva del sistema sportivo italiano. In attesa di novità sullo statuto FIGC, tema che ha sollevato frizioni tra Federcalcio e Leghe, il ministro ha in agenda numerosi interventi legislativi. Come riportato da *ItaliaOggi*, tra le priorità di Abodi vi sono la legge sui giovani, un decreto per l’apprendistato sportivo, la regolamentazione dei procuratori sportivi e una revisione della legge Melandri sui diritti televisivi. Quest’ultima includerà misure per ridistribuire i ricavi e classificare gli stadi come infrastrutture strategiche nazionali, un aggiornamento necessario per garantire sostenibilità e sviluppo.
Il nuovo statuto della FIGC è al centro delle discussioni, e Abodi ha sottolineato che l’autonomia del calcio va esercitata in modo efficace, introducendo una commissione sui controlli finanziari che coprirà le tre leghe professionistiche e la Serie A di basket. Sulla questione della sicurezza negli stadi, il ministro ha un dialogo aperto con il ministro dell’Interno Piantedosi per contrastare la violenza senza compromettere l’entusiasmo dei tifosi.
PROVVEDIMENTI ATTESI ABODI
Tra i provvedimenti attesi, anche un piano per la sicurezza delle strutture sciistiche, intensificato dopo la tragica scomparsa di Matilde Lorenzi. In ambito finanziario, Abodi ha ricordato come lo Stato reinvesta circa un terzo delle tasse sportive, garantendo fondi per Sport e Salute, con 150 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente.
Sui grandi eventi, come le Olimpiadi di Milano-Cortina e i Giochi del Mediterraneo, il ministro assicura un impegno mirato a creare benefici duraturi con ingenti investimenti pubblici, soprattutto per le infrastrutture di viabilità. Abodi ha inoltre escluso una proroga del mandato di Giovanni Malagò alla guida del CONI, ribadendo il rispetto per il suo lavoro e l’intenzione di rispettare i limiti previsti dalla legge.